Girano strane voci su internet, quasi con regolarità e come da tradizione questo è il periodo dell’anno dove i rumors sono più “aggressivi” del solito. Abbiamo passato due anni buoni a sentire quanto Kenny Omega fosse vicino alla WWE, al debutto alla Royal Rumble e così via. Sono abbastanza vecchio da sapere che 1+1 non fa necessariamente 2, soprattutto in ambito professionale, quindi leggo con pochissimo interesse certe ipotesi.

Abbiamo avuto sulle nostre pagine notizie che riportavano di offerte faraoniche a Cody e i Bucks per diventare dei main eventer e ne leggeremo sicuramente di altri fino alla fine di gennaio.
Mi permetto di dare per scontati alcuni concetti, senza essere ridondante e superare agilmente la questione che in WWE avrebbero le ali tarpate e non le stesse opportunità creative che la situazione attuale con NJPW-ROH possa offrire loro.

Lo sappiamo e non è neanche da mettere in discussione, la stessa NJPW non da troppa importanza a concetti come lo star power e a valori produttivi elevati nelle trasmissioni televisive, di contro abbiamo avuto un All In che rimarrà nella storia di questo 2018 che va a concludersi, come uno dei momenti più importanti. E in quello show, quei concetti cui accennavo prima, in parte sono stati messi sotto un riflettore e ci hanno mostrato il mondo delle indy da un punto di vista totalmente nuovo.

Per capire All In ci vorrà ancora del tempo, al momento è troppo “fresco” nella nostra memoria per capirne il valore, se valore c’è stato, ma sono anche abbastanza vecchio da essere cresciuto con i fumetti di Thor e Devil della Marvel, che di tanto in tanto erano interrotti dalle delle storie che si intitolavano “What if”, alcune storie divertenti e curiose, altre decisamente delle schifezze immonde. Se Daredevil non avesse perso la vista, se l’Uomo Ragno fosse una donna e così via. Parto da questo pretenzioso spunto per fare il gioco “what if” a gennaio ci fosse l’annuncio della ipotetica e già famigerata All Elite Wrestling. Compagnia in “mano” all’Elite con Chris Jericho e con le spalle coperte da investimenti economici importanti.

È un rumors credibile? Per esperienza mi sembra una mossa finanziariamente che dire poco lungimirante è dire poco, per molte ragioni, prima delle quali la saturazione di un mercato che non offre spazio per nuovi competitor. Sarebbe una promotion che nella migliore delle ipotesi potrebbe raggiungere la TNA dei tempi d’oro e poco più. Gli ex Bullet Club lo sanno benissimo e stanno tirando su una cortina di fumo su quello che aspetta loro in futuro. Si è letto tutto e il contrario di tutto.
Non è messo in discussione il talento, ma il margine di crescita di un progetto come All In. Che ha senso di esistere nella straordinarietà e non nella ordinarietà settimanale che svilirebbe tutto.
Negli ultimi vent’anni il wrestling mondiale è stato addormentato coscientemente e ha avuto pochissimi picchi. Negli Stati Uniti è stata fatta fuori la fascia 30-50 che si è rifugiata nella UFC; in Italia per guardare a casa nostra, adesso la generazione dei ragazzi che si sono appassionati nel boom 2004-2005 è cresciuta e inizia a sbuffare innervosita, di scelte poco mature. In questa molto grezza fotografia, ci si entusiasma per Becky Lynch e NXT non a caso nel nostro paese.

Gli Elite e la NJPW hanno capito prima di tutti questa situazione internazionale e hanno sperimentato prima e consolidato ora alcuni concetti cardine del wrestling “maturo”. La gente è affamata di questo e vuole fortemente vivere per la prima volta o rivivere questo tipo di prodotto. La NJPW non è cresciuta così a caso, ha strutturato un preciso piano di marketing, affiancandolo a una produzione di altissimo livello e per una serie di ragioni ha cresciuto in seno un Bullet Club che è stato talmente precursore nelle figure dei Bucks, Kenny e Cody, da aver superato la stessa compagnia.

Il valore dei giapponesi sta nel non esserne dipendenti, il valore degli Elite sta nell’essere la stable più calda dell’ultimo decennio indipendentemente dalla promotion che li ospita. Di questo sono consapevoli, sono consapevoli che da soli non reggerebbero l’urto, che la ROH è una piattaforma sottodimensionata ormai, che in WWE verrebbero fagocitati e che forse, la soluzione migliore, sia quella di rendere All In una serie di show come i TakeOver….