Prima di buttarmi a capofitto, anzi a cufaniello nel mare magnum di NXT (il tuffo a “cufaniello”, ossia cofanetto, è impropriamente detto tuffo a bomba nelle altre parti di Italia, ed è uno dei principali metodi di corteggiamento giovanile della Campania Felix), vorrei dire velocemente la mia su All In.
Non seguo assiduamente NJPW e ROH, conosco i personaggi piu´importanti ma non posso assolutamente ammantarmi di una competenza specifica che, francamente, non ho. Cio´che posso dire è che non mi divertivo cosi´tanto a guardare uno show di wrestling “atipico” probabilmente da One Night Stand 2005: i due eventi mi sembrano stranamente legati con un doppio filo, anche se non so ben incapsulare in parole questo mio pensiero. Non è stato uno show perfetto: la vittoria di Cody è avvenuta in un match dove le interferenze le ha causate il babyface e non l’heel, creando una psicologia davvero dubbia, ed il segmento con Ryan che ritorna circondato da peni giganti non mi ha fatto propriamente impazzire. A parte questo uno show assolutamente avvincente, con diverse performance spettacolari e tanto, tanto divertimento: ben vengano spettacoli del genere, che possano magari far alzare minimamente la guardia alla WWE portando nei performer e nel team creativo quel fuocherello motivazionale che talvolta sembra affievolirsi piu´di quanto sia lecito. Detto cio´, cufaniello sia. Proteggete cellulari e panini dagli schizzi, mi raccomando.
NXT sta attraversando uno dei periodi storici maggiormente felici dai tempi della sua creazione. Dopo i Call Up, generalmente, abbiamo avuto modo di assistere a periodi di transizione piu´o meno lunghi, con un conseguente e fisiologico depauperamento del prodotto in generale. Questa volta, invece, è stato diverso. Le chiamate nel main roster di Almas e compagnia hanno dato spazio a performer come la Undisputed Era, Velveteen Dream, Ricochet, alla consacrazione definitiva di Ciampa e Gargano, all’esplosione di Shayna come personaggio femminile di maggior successo dopo le 4 Horsewomen ed Asuka. NXT non è mai stato uno show piu´interessante, con match a 5 stelle settimana dopo settimana (mercoledi´Velveteen Dream contro Gargano è stato un piccolo capolavoro per esecuzione e storia raccontata, una vera gemma nascosta) e, nonostante questo, palesemente qualcosa bolle in pentola: l’avvento di nuove fazioni e nuovi personaggi che pian piano stanno facendo capolino. E mi vorrei soffermare proprio su alcuni di loro.
Siamo galantuomini, quindi spazio alle donne prima di tutto. Bianca Belair è decisamente la “NXT Big Thing” per quanto riguarda il settore femminile…e come dar torto ai decisori in questo caso. La prima volta che la vidi, un anno fa durante il Mae Young Classic, fui impressionato dal suo atletismo e dal suo look, decisamente differente ed accattivante. A distanza di un anno e con pochissima esperienza in ring alle spalle, la cugina perduta di Will Smith ha assunto maggiore sicurezza e consapevolezza nei propri mezzi, migliorando esponenzialmente sul ring e facendo passi avanti anche al microfono, punto debole (ma nemmeno troppo) almeno allo stato attuale.
Questa settimana, ad NXT, hanno fatto il loro “riesordio” anche i Forgotten Sons, una stable composta da Steve Cutler, Wesley Blake e Jaxson Ryker. I primi due orbitano in area WWE da tempo immemore, e tutti e tre sono principalmente dei grossi omoni nerboruti con uno stile molto fisico e diretto. Una stable vecchia scuola oserei dire. Il piu´interessante dei tre è ovviamente l’ei fu Gunner in TNA, un wrestler molto valido dotato di un look spigoloso ed uno stile particolarmente da “bad guy”: questa fazione potrebbe dire la sua ad NXT, bisognosa di tag team belli cattivi in grado di far brillare i buoni di turno. Non storcerei affatto il naso nel vederli impegnati contro i British Strong Style.
Parlando di buoni…quanto mi piace Keith Lee. Chi mi conosce ben sa quanto io abbia un debole per i cosiddetti “panzoni forzuti” (Mark Henry su tutti) e KL risponde perfettamente ai requisiti base per essere un panzone con i fiocchi. Dotato di un carisma che buca lo schermo, questo ex giocatore di football è estremamente rapido ed esplosivo, ed anche una manovra “semplice” come una powerbomb viene effettuata con una violenza ed una facilitá tali che tutto sembra dipingersi con colori piu´vividi. Questo ragazzone (34 anni, non verdissimo) potrebbe e dovrebbe decisamente occupare un ruolo di primo piano ad NXT in tempi non lunghissimi, magari a partire dai prossimi call up. Un fenomeno vero.
Ultimo pensiero derivante dall’ultima puntata di NXT, il promo di Kassius Ohno. In sostanza l’ei fu Chris Hero è stufo di veder sempre i nuovi arrivati divenire beniamini del pubblico, ed è piu´che deciso a sbarrare la strada a chiunque possa essere acclamato dai fans come facile idolo. Dunque, mi sembra abbastanza lapalissiano che K.O. sará il primo avversario per Matt Riddle, che dovrebbe sbarazzarsi del grosso veterano senza troppi fronzoli, prima di essere letteralmente catapultato oltre la stratosfera, dove volano angeli e rifiuti cinesi.
Bene, sono ansioso di conoscere la vostra sulla questione: vi piace quello che potenzialmente bolle nella pignatta di NXT oppure mantenete un cauto scetticismo?
…stay frosty!