Non credevo mi sarei ritrovato a parlare di Vince Russo ancora una volta. Forse Zona Wrestling è il sito che ne ha parlato di più in Italia spesso facendo chiarezza sulla sua tanto bistrattata carriera di writer. Purtroppo certi semi lanciati in America fanno proseliti anche qui e allora val la pena fare chiarezza.

Il punto focale della settimana è stato una lettera inviata da Vince Russo alla WWE tramite internet. Visti gli ultimi mesi disastrosi, Vince Russo riprende Triple H e si chiede cosa è meglio per il business. Certo, Russo fa in fretta a parlare di Attitude Era, ma che le cose sono cambiate lo capì già nel 2002 quando venne richiamato da Vince McMahon per lavorare a Raw e lui se ne andò via dopo appena cinque giorni perché "questa non è più la WWE che conosco. Ora capisco perchè Steve Austin se n'é andato". Insomma, in regime di monopolio Vince McMahon ha deciso di non spingere più sull'acceleratore e di basarsi su pochi e precisi concetti storici della compagnia, non necessariamente di buon livello.

Russo fa notare come il roster della WWE sia notevole. In qualche modo c'è tanto materiale su cui lavorare sia in quello principale che ad NXT con i nuovi pesantissimi arrivi. E dice quindi di scrivere per loro delle storyline sensate e far spettacolo. Che alla fine il principio è solo quello: far spettacolo, stupire il pubblico e dar loro "what they want". A riprova che la WWE raramente ascolta gli umori del WWE Universe. Ma è un vecchio vizio: avesse ascoltato gli umori dei suoi fan, nel 1987 Jake The Snake Roberts avrebbe sconfitto Hulk Hogan per il titolo mondiale, o pochi anni più tardi Ted Di Biase avrebbe avuto un regno di almeno un anno.

Ecco che allora parte la controcritica su Russo, reo di aver fatto fallire (sic!) la WCW (che non è mai fallita). E di aver sempre lavorato sotto custodia perché incapace a lavorare da solo. Alcuni utenti l'hanno già fatto, ma è bene sfatare questo mito che alcuni (tra cui la WWE stessa) hanno alimentato con piacere per avversione. Perché dopo tutto Russo è stato il capro espiatorio di una esperienza che non sarebbe mai terminata se non fosse incappata nell'indifferenza della AOL Time Warner e nel disimpegno del suo ex patron.

Prima cosa: Vince Russo nella sua carriera è stato head booker in solitaria poche volte. Non perché avesse bisogno di essere controllato. Dal suo canto, Vince McMahon ha controllato la scrittura degli show WWF prima di Russo, durante Russo e dopo Russo fino ai giorni nostri. E in WCW si tentò l'accoppiata Russo-Bischoff con Bischoff in prima linea dato che era anche uno dei dirigenti della compagnia. In TNA ha sempre lavorato di squadra ed è stato costretto a sorbirsi lo stesso Bischoff e Hogan per quasi un anno e mezzo prima di lasciare per incompatibilità. Cosa rimane? Tre mesi alla fine del 1999, 5/6 mesi tra la fine del 2000 e l'inizio del 2001, tre mesi alla fine del 2009. Stop. 

Quando arrivò in WCW capì che per risollevare la compagnia aveva bisogno di far arieggiare il roster, era una camera chiusa da anni dove al ballo dei titoli giravano sempre gli stessi nomi. Cosa voleva fare? Far riposare per qualche mese i soliti noti, spostare un po' di pedine con l'avanzamento dei midcarder(Chris Benoit, Dean Malenko, Vampiro, Jeff Jarrett, Booker T,  Buff Bagwell, Billy Kidman) che nel corso del 2000 si sarebbero dovuti scontrare con i grandi "vecchi": sì, avete capito, la storyline New Blood vs Millionaire's Club ma con altri protagonisti ed una costruzione più accurata. Il pre-pensionamento aleggiato da Russo permise a certi soliti noti (Nash, Hogan, Flair, Savage, Vicious) assieme ai loro amici del backstage di chiedere ed ottenere l'allontanamento di Russo. E in contemporanea costrinse alcuni dei prospetti della compagnia a passare in WWF  o ad entrare in contrasto con la nuova politica decisa da Flair, Sullivan e Kevin Nash.

Quando Russo rientra, non è il capo assoluto del booking team. Bischoff acconsente l'idea originaria di far sfidare giovani e vecch ma mette delle condizioni essenziali: bisogna sponsorizzare il film con Arquette ed un buon modo è dargli il titolo; bisogna far passare il titolo di mano in mano per dare l'impressione che nessuna delle due fazioni possa prevalere; bisogna turnare heel Goldberg. Tutto questo avviene con le conseguenze che conoscete. Ma niente sarebbe stato come lo screwjob di Bash At The Beach di cui tutti voi conoscete l'esito: Hogan voleva il titolo a tutti i costi, si ragionarono tanti finali ma l'Hulkster rifiutava tutto. Così Russo decise di fare a modo suo mandando a quel paese il baffone come un vecchio testardo e cambiare le regole. E' il momento in cui Bischoff si dissocia e lascia il proprio ruolo, lasciando a Russo tutti i suoi demeriti. Quello che succede, anche qui, lo sapete: Hogan sporge denuncia, Russo rivoluziona il roster e crea il miglior momento della compagnia da tempo immemore. Troppo tardi però. I tre mesi in TNA invece sono stati i più belli ed interessanti nella storia della compagnia, assieme a pochi altri costanti momenti (come quello attuale).

Si dice che in WCW avesse distrutto la cruiser division solo perché aveva dato il titolo a Disco Inferno e Madusa. Peccato che una cruiser division vera e propria non fosse quasi mai esistita dato che giravano nei paraggi, da anni, sempre i soliti Rey MIsterio, Kidman, Psichosis e Juventud Guerrera. Andava anche qui fatto un restyling che partiva dall'ultimo campione di Bischoff, ovvero Lenny Lane (!). Lo stesso Russo è poi quello che ha tenuto a battesimo la crescita di Chavo Guerrero, di Shane Helms, di Elix Skipper, di Lance Storm, di Mike Sanders, dei 3 Count (con un giovanissimo Shannon Moore) e degli Yung Dragons. Per cambiare aria ci vuole tempo e coraggio, e lui cercò di prendersene più possibile.

Nella carriera di Russo l'unico difetto è stato quello di aver accettato di essere "controllato". Da solo ha sempre dimostrato di saper fare il proprio lavoro ed ha contribuito a momenti bellissimi di questo sport spettacolo chiamato wrestling. Tutto il resto, tutte le amenità che molti sostengono sono solo voci false messe in piedi da chi in Russo ha visto un avversario pericoloso. Due di questi l'hanno estromesso dalla TNA nel suo momento migliore. Gli stessi che lui aveva sopportato in WCW e di cui era riuscito a liberarsi. I loro nomi? Non c'è bisogno che ve li dica, sono così palesi…

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.