Lo scioglimento della League of Nations ha permesso di effettuare un poderoso “reset” per Rusev, consentendo anche un parziale rilancio per Del Rio che sarà uno dei partecipanti nel ladder match valido per il Money in The Bank. Manca qualcuno all’appello? Più imbarazzante della formazione titolare dell’Italia, ecco a voi l’editoriale odierno.

Eh si. The “Great White”, il pallido guerriero celtico, il nostro amico Sheamus è decisamente la vittima illustre della new era lanciata dalla WWE. Si fa fatica a digerire il fatto che, meno di un anno fa, lo stesso si laureava Campione del Mondo (in uno dei regni più dimenticabili della storia, occorre specificarlo): oggi, o meglio al momento, Sheamus è relegato al ruolo di jobber nemmeno troppo di lusso, e molto probabilmente sarà inserito il una storyline da midcard in cui espliciterà questa sua montante frustrazione verso le nuove leve… cominciando con l’attaccare Apollo Crews (off topic: Apollo viene attaccato da Sheamus, e successivamente si presenta nel match di qualificazione contro Jericho non vendendo assolutamente nemmeno l’1% dell’attacco… well done). Apollo Crews che, diciamolo, in termini di esposizione e fiducia microfonica affidata è decisamente uno dei meno over delle nuove leve: in tale ottica, anche il collocamento di Sheamus in una faida proprio contro di lui parrebbe essere una parziale bocciatura.

Come performer, il guerriero celtico non mi è mai dispiaciuto troppo, ma ci sono degli spigoli che, anziché essere smussati, si sono paradossalmente acuiti nel coso degli anni. Innanzitutto va detto che, in ben sette anni di permanenza nel main roster, il personaggio di Sheamus non si è mai evoluto, ma ha fatto solo notevoli passi laterali: difficile distinguere il personaggio che affrontò Cena a TLC 2009 da quello attuale, acconciatura impresentabile a parte. Il King of The Ring, la LON ed altri siparietti abbastanza “caratterizzanti” non hanno stravolto ne tantomeno mutato la natura di questo personaggio che, essendo presente da così tanto tempo, avrebbe avuto bisogno di assumere sicuramente maggiore spessore per poter essere realmente accettato dal pubblico come main eventer.

Invece la mano è stata sempre pesantemente calcata sul lato comedy da face ed involontariamente comedy da heel, con una serie di battutine affibbiate al suo character che a tratti lo hanno reso il Cena albino (meno incisivo nella delivery però) ed a tratti il Kofi Kingston della terra di St. Patrick: questa sua eccessiva artificiosità lo ha reso, a mio avviso, un character marginale, anche nei momenti in cui la posizione occupata era invece decisamente centrale.

Eppure, come detto, le chiavi per un successo maggiormente concreto ci sarebbero state tutte. Look decisamente unico ed imponente, capacità in ring più che sufficienti a livello di workrate (oserei dire quasi ottime per un big man) ed una mic skill che facilmente si sarebbe potuta asservire al suo character, con un writing team maggiormente attento alle sue spalle. A questo aggiungiamo l’appoggio praticamente incondizionato fornitogli ad inizio carriera (ed anche più avanti) da personaggi del calibro di HBK e Triple H, ed avremmo dovuto ottenere un main eventer fatto e finito, senza se e ma. Non dico che nel corso della sua carriera non abbia raccolto molto, molto più di altri: dico che anche nei momenti in cui il raccolto è stato fin troppo generoso, lo spessore concreto del suo character non è mai stato “main event material”, al pari di Bryan, Cena, Punk, Rollins e quel mondo li.

Adesso cosa ci sarà in serbo per lui? Una losing streak, come non si vede da un bel po’ di tempo (si sa, le losing streaks fanno sempre meraviglie da che mondo è mondo) oppure l’inserimento all’interno di una fazione “anti new era” assieme ad altri WWE Originals, chiamiamoli così, momentaneamente accantonati appannaggio delle nuove leve? Per il momento, come scritto poc’anzi, nel suo futuro sembrerebbe esserci Apollo Crews, con tutto ciò che ne consegue: una probabile sconfitta e, soprattutto, tante reazioni (nel migliore dei casi) tiepide da parte del pubblico, al momento decisamente poco coinvolto verso entrambi i contendenti.

Un’ulteriore seconda possibilità potrebbe provenire dallo split dei brand, tuttavia resta comunque la necessità di dover rinfrescare un minimo un personaggio che, da troppo tempo, è rimasta immobile sia nei suoi pregi che nei suoi ampiamente debilitanti difetti. Sono curioso di sentire la vostra: Sheamus riuscirà a riproporsi, in un futuro prossimo o remoto, in area main event?

Danilo