Bolieve Or Not Bolieve…Questo è il problema! L'avanzata di Bo Dallas è credibile o porterà ad un lento e inesorabile allontanamento?

Quanto può essere fondamentale l'assegnazione di un character per il successo o no di un wrestler? Una domanda dalle molteplici risposte ma il caso Bo Dallas fa pensare. L'esordio nella Royal Rumble 2013 eliminando il campione intercontinentale Wade Barrett, la fredda reazione del pubblico e l'uscita di scena nel giro di una settimana tornando nell'ovile fu una terribile battuta d'arresto, un dietrofront immediato, in poche parole un fallimento totale. Molto probabilmente l'errore fu a monte in quanto la WWE gestì con poca accuratezza il suo ingresso nel main roster ma a parte questo inconveniente il fratello di Bray Wyatt non convinse sin dal primo impatto. Un tipico ragazzo con i capelli lunghi, un fisico piatto e delle mutande bianca. Nulla di atipico che lo rendesse in qualche modo riconoscibile con un identità ben precisa.

Premessa: non tutti sono portati per interpretare il bravo ragazzo con la faccia pulita e pieno di desideri. Nonostante il periodo più che sufficiente trascorso ad NXT, Bo non è mai stato apprezzato fino in fondo e il passaggio ad heel è stata la sua ancora di salvezza. Il secondo run, a differenza del primo, ha colpito nel segno portando sul ring un personaggio del tutto nuovo con un slogan ben studiato e con delle attitudini ben specifiche costruite ad hoc. La gimmick del "Bolieve" è fresca e genuina, niente di trascendentale ma per nulla banale. Per dar vita ad un prodotto funzionale non c'è alcun bisogno di scervellarsi per trovare chissà quale ispirazione e idea insana. L'uomo che si presenta con un proprio io e un proprio credo sta riscuotendo successo. Il pubblico che lo dileggia, le battute irrisorie utilizzando le lettere del suo nome in stile scarabaeo, e tutto il contorno che gira intorno a Dallas, sono fattori positivi, degli evidenti segni a testimoniare come il personaggio portato in scena è ben voluto.
Ogni qual volta Bo Dallas esce dal backstage e si mette in posta sotto il titantron comincia lo spettacolo. Nell'arena si coglie la reazione e tutto ciò che ne consegue sul ring porta ulteriore vigore continuando ad alimentare le fiamme che portano il treno a correre spedito sulle rotaie. Le parole di conforto sugli avversari appena sconfitti e le gag che mette in atto, sono un plus ultra. Registrare dei video nei quali l'atleta invitava le squadre eliminate dai Mondiali di calcio a continuare a credere e non mollare mai, è stata una buona iniziativa affinché le parabole dell'Insiparational diventassero quotidiane entrando nel gergo famigliare e acquisendo popolarità.

Se c'è un appunto da fare è sul piano del wrestling lottato dove rispetto alla personalità, non brilla. Ovviamente a sua discolpa c'è da annotare come la WWE gli congeda solo pochi minuti ma in fondo perché mai dargli troppa importanza? Bo va bene così com'è. Il suo punto forte è ben altro così come ad esempio può esserlo il suo volto, oppure la corsa celebrativa intorno al ring, oppure ancora i discorsi al microfono. Attualmente non c'è la necessità di esercitare una pressione sotto il lato del parco mosse e della loro esplosività. Il 24enne statunitense è stato costruito per un motivo ben preciso, una sorta di cyborg progettato per fare un determinato lavoro senza aver bisogno di eccellere sotto altri aspetti. Due o tre manovre, e il bulldog finale sono più sufficienti.

Per sapere se Bo Dallas è un personaggio fine a se stesso o se può avanzare e avere un futuro da campione si deve pazientare, ma le premesse fanno ponderare per un bel si. Da un certo punto di vista può essere inquadrato come un atleta comedy in stile Santino Marella, Damien Sandow e Adam Rose. L'aspetto irriverente, simpatico e allo stesso modo antipatico, e la superbia che in se dimostra lo rende anche a suo modo singolare etichettandolo come un atleta senza confini.
Se la WWE continuerà a crede nell'atleta, se quest'ultimo continuerà a credere nelle sue capacità e noi continueremo a credere in lui, fra qualche tempo potremo ritrovarci sempre qui su ZonaWrestling a raccontare delle sue gesta e delle sue imprese…chissà…

 

La mia più grande passione? Il wrestling! Nata negli anni 90 con la voce di Dan Peterson e le immagini trasmesse in tv dalla emittente Tele+2! Ho avuto la fortuna di assistere Live a show delle federazioni italiane/europee e show della WWE nel nostro paese in più occasioni. Blogger ed editorialista, ho intervistato alcune superstar (passato e presente) ma ciò che mi piace sottolineare è identificarmi, prima di tutto, come FAN