Avrei avuto altri programmi rispetto allo scrivere di questo, tutti avremmo avuto altri programmi rispetto alla situazione senza precedenti che stiamo vivendo. Senza filosofeggiare troppo, ma rimanendo molto pragmatici, tutto è cambiato.
Io mi pongo esattamente nella stessa situazione di tutti, questa settimana avrei voluto parlare di Undertaker vs AJ Styles e non certo improvvisarmi in campi che non mi competono. Io faccio lo spettatore di wrestling e comprendo la situazione, non mi arrabbio o maledico nessuno se una compagnia vuole rallentare o interrompere le proprie attività.


Quando però la WWE sta tergiversando sulla decisione di Wrestlemania allora mi arrabbio. È follia totale anche solo attendere di prendere una decisione sul realizzare o meno un evento con 65mila persone nello stesso stadio oggi negli Stati Uniti; può il fatturato della WWE determinare scelte del genere? A quanto pare sì.
Mi sento addirittura in imbarazzo, mentre la NBA si è fermata, senza considerare la nostra quotidianità di sacrifici, parlare di WWE che ancora non ha preso una decisione a meno di un mese. Ripeto, i rumors li leggo come li leggete voi. Spostarsi in Arabia Saudita, attendere giugno o l’autunno. E nel frattempo?
Wrestlemania è la punta dell’iceberg del sistema WWE che produce circa dieci ore a settimana di produzione televisiva che viene trasmessa negli Stati Uniti e in tutto il mondo. La WWE che non riesce a trovare un punto di equilibrio tra la sete di denaro e la salute dei suoi dipendenti.


Forse questo è sempre stato sotto gli occhi di tutti, ma adesso la situazione è al limite del terrificante. Senza considerare che mentre alcuni sport hanno una raison d’etre anche in condizioni di porte chiuse, il wrestling no. 
Il pubblico nel wrestling è un elemento cruciale, dove le performance degli atleti vengono valutate e misurate in base alle reazioni delle arene e tutte le cose che già sapete.
Perdere questo elemento dello spettacolo è perdere più della metà dello stesso, spero capirete dove voglio andare a parare. Il wrestling perde totalmente appeal ai nostri occhi senza pubblico: questa è la più grande paura di Vince McMahon.
Nulla nella storia moderna è paragonabile a questa pandemia, il mondo se ne sta accorgendo, non devo dirlo certo io, è evidente, ma penso a che impatto sta avendo e avrà sui “sistemi”.


Tutti gli sport che avevano un calendario sono stati obbligarti a fermarsi, noi parliamo di wrestling e la domanda che mi pongo oggi è quanto e come fermerà la WWE? Wrestlemania è l’evento più importante dell’anno per svariate ragioni, ma è tutto il sistema che rischia la sostenibilità.
Ognuno ha diritto a farsi la propria idea, questa settimana sarà un determinante test dopo la puntata a porte chiuse di Smackdown per valutare l’appeal del prodotto wrestling in questa forma. Per voi ha senso così? Potesse Vince McMahon fermerebbe tutto, ma gli accordi televisivi hanno penali folli e neanche il virus le abbatte al momento. A scapito della credibilità di tutto il wrestling, ahimè.