Ormai è fatto noto a tutti: una promozione nel main roster, non solo non assume il significato di una bocciatura, ma, altresì, risulta essere molto spessa la scelta migliore.
Questo assunto è dimostrabile, nella prassi, in molti casi del recente passato, sia positivi che negativi.
Difatti, se, da una parte, molti neo promossi in quel di Raw e Smackdown non hanno raccolto le fortune che si sarebbero meritati (leggasi Ricochet e Black), dall’altra, la maggior parte degli atleti che hanno fatto il percorso inverso (vedi Balor) e/o sono rimasti ad Orlando (Ciampa), nonostante l’odore di promozione, hanno e stanno facendo bene.

Ora, venendo alla categoria che ci interessa, sono molti gli atleti presenti nel main roster che farebbero comodo nella divisione pesi leggeri.
Sotto questo frangente, è (quasi) immediato che i nostri pensieri vadano ad Ali, Ricochet o Alexander; il primo e l’ultimo, invero, già protagonisti del primo CWC.
Orbene, fermo il fatto che un inserimento nella divisione di ciascun dei suddetti atleti sarebbe circostanza gradita, la mia attenzione si vuole soffermare su Drew Gulak.

Il buon Drew ha avuto una carriera più che dignitosa nelle indies, prima di sbarcare, per il tramite del già citato CWC, alla corte dei McMahon.
Benché si tratti di un peso leggero, si caratterizza per uno stile di lotta “scientifico” e concreto, alla Zack Sabre Jr. o Timothy Tactcher per fare un paragone.

Proprio questa sua peculiarità, che, nei fatti, lo distingue dalla maggior parte dei pari peso, è, a mio avviso, il suo valore aggiunto, permettendo di portare all’interno della divisione pesi leggeri quel pizzico di novità, come lo è stato in precedenza la vittoria di Escobar, che tanto fa bene alla categoria e all’intero show.

Gulak -il quale, in ogni caso, sarebbe gravato dell’onore di liberarsi del suo recente passato come personaggi comedy (chiedere a Maverick e ai Breezango per eventuali lezioni sul punto)- potrebbe essere un lottatore atipico per la divisione pesi leggeri, in grado di offrire un ottimo prodotto in ring e delle prestazioni più che sufficienti al microfono.

Con lui, peraltro, qualche tentativo, per il tramite di Bryan (sempre sia lodato…) si è già fatto nel recente passato, ma, probabilmente, erano sbagliati i tempi e il contesto, mentre il medesimo tentativo fatto ad NXT potrebbe condurre a risultati differenti.

Ultimo ma non ultimo, Drew ha tutte le carte in tavole per essere un allenatore in campo, come già fatto da Ohno in passato, per tutte le nuove e vecchie leve dello show giallo-nero, avendo, qualche mese orsono, rimesso in pista Sheamus dopo un brutto infortunio.

Insomma, ritengo che il buon Gulak possa essere il proverbiale cacio sui maccheroni che tanto farebbe bene ai pesi leggeri e a tutta NXT.

Claudio

Nel sito dal 2014, editorialista occasionale, blogger di 205 Live, nonché una delle voci del ZWRadio Show. Orgogliosamente sardo, venne folgorato da un Velocity su Italia 1 in giovane età; da allora non ha più smesso di seguire il Wrestling.