L’emergenza Coronavirus ha bloccato tutto il mondo dello sport e anche la UFC è stata costretta a cancellare diverse date in Nevada. La federazione di MMA era riuscita ad organizzare un evento alla FireLake Arena di Shawnee, Oklahoma, visto che la struttura si trova in una riserva indiana, dove le leggi possono variare rispetto a quelle in vigore su suolo americano. Ma, come riporta la Wrestling Observer Newsletter, Dana White (presidente della UFC) ha deciso di non “sfidare” le regole imposte da Donald Trump.
Nonostante i decreti emanati dal governo statunitense, gli spettacoli della WWE e della All Elite Wrestling proseguono a porte chiuse e, secondo Dave Meltzer, il motivo starebbe proprio nel fatto che il wrestling, in linea di massima, non è riconosciuto come uno sport vero e proprio: “Vince McMahon e Tony Khan, dal momento che il wrestling non è uno sport e non è regolamentato, sono stati in grado di sviare in questa situazione, anche se McMahon ha stretti legami con Trump e la famiglia Khan lo conosce personalmente, entrambi continuano a svolgere i propri show.”