In questi giorni vi abbiamo raccontato sempre maggiori dettagli riguardo alle trattative, fallite, tra la WWE e Ryback.
Il wrestler di Las Vegas è stato infatti mandato a casa dopo un incontro con Vince McMahon che non è servito a mettere d’accordo le due parti per il rinnovo di contratto. Ryback è ancora per qualche tempo un dipendente della WWE ma sembra ormai difficile che tale rapporto si protragga oltre l’attuale scadenza.
Tra le richieste respinte da Vince McMahon ci sarebbe stato il pagamento da parte della WWE delle spese relative ad alberghi e viaggi. I wrestler infatti sono costantemente in giro per gli Stati Uniti ma non è la WWE a provvedere a vitto e alloggio per i suoi performer.
Ryback inoltre avrebbe chiesto alla dirigenza di avere maggiori tutele contrattuali. Un po’ come un allenatore di Serie A, il wrestler pretendeva che la WWE pagasse il suo stipendio per tutta la durata del contratto stipulato, anche nel caso decidesse di fare a meno delle sue prestazioni. Una tutela che sembra ovvia nell’ottica del professionismo sportivo europeo, ma che a quanto pare non è per niente scontata per un wrestler WWE. Pare che alcuni atleti della WCW avessero contratti simili all’epoca, ma in WWE nemmeno le top star hanno mai avuto una clausola del genere.