La WWE, nel corso degli anni ha contribuito alla creazione di personaggi divenuti con il passare del tempo vere e proprie leggende, che resteranno vividamente impresse nei ricordi degli appassionati alla disciplina. Basti pensare a Stone Cold Steve Austin, The Rock, John Cena, CM Punk e tanti, tantissimi altri. Ma cosa contraddistingueva questi autentiche icone? Tra le risposte vi è sicuramente l’abilità al microfono. Essi hanno coniato espressioni che in breve sono diventate virali, le cosidette catchphrase. Queste frasi nascono come proprietà intellettuale della WWE, che negli ultimi giorni ha deciso di registrarne il marchio, in modo tale da assicurarsi un profitto nel caso questi contenuti vengano pronunciati in un contesto extra-federazione.

Il 3 settembre, ad esempio, la federazione di Stamford ha annunciato di aver registrato il marchio “Firefly Fun House“, appartenente al nuovo personaggio interpretato da Bray Wyatt, al quale solo 2 giorni dopo si è aggiunto il celebre “Yowie Wowie“. Nei giorni successivi il processo di registrazione dei marchi è proseguito con “Legit Boss“, appartenente al personaggio di Sasha Banks e “Monster Among Men“, soprannome e frase relativa a Braun Strowman. Queste le prime ufficialità sulle nuove proprietà intellettuali divenute esclusive WWE.

Da notificare come questo provvedimento avvenga dopo il caos generato dalla causa legale attuata da Ric Flair ai danni della compagnia, riguardante l’utilizzo di “The Man”, ora in forza alla campionessa femminile di Raw, Becky Lynch, ma che per oltre 35 anni è stato associato alla figura del Nature Boy. Bisognerà capire a fondo se e come la WWE permetterà ad enti esterni ad essa l’utilizzo di questi termini, o al contrario in quali sanzioni si incapperà se verranno pronunciati senza il consenso di Stamford, consenso che ad oggi è stato conferito solamente a scopo pubblicitario riguardante la federazione stessa. Non verranno dunque penalizzati siti, radio e media che trattano la diffusione di notizie sulla WWE.