I licenziamenti da parte della WWE hanno destato tanto scalpore nelle scorse settimane e mesi, dall’inizio del 2021 si contano oltre 50 Superstar licenziate o lasciate andare via a scadenza di contratto. Quando una Superstar lascia la WWE si dice che possa essere una cosa positiva con la possibilità di esplorare nuove opportunità per rilanciarsi, ma non è sempre tutto così facile e scontato, soprattutto per chi ha subito bisogno di trovare lavoro.
Un aiuto dalla clausola di non-competizione
Per quanto riguarda i wrestler americani licenziati non c’è nessun problema, a parte quello di trovarsi un nuovo lavoro per tornare a guadagnare, per i wrestler stranieri il discorso cambia, in quanto la loro permanenza negli Stati Uniti è legata proprio alla condizione lavorativa. Sean Ross Sapp di Fightful Select
riporta che Superstar come le IIconics o Murphy rischiano l’espulsione dal paese se non dovessero ottenere il visto lavorativo, inoltre qualunque progetto lavorativo non può essere monetizzato senza visto, per esempio le IIconics al momento non possono ottenere guadagni dal loro podcast “Off Her Chops”. In aiuto di queste Superstar al momento arriva la clausola di non-competizione, infatti il tempo a disposizione per le Superstar prima di rischiare l’espulsione è costituito dai 90 giorni della clausola di non competizione più altri 60 giorni a disposizione per tornare a lavorare, il discorso si complica nel caso delle Superstar di NXT, per esempio l’australiano Bronson Reed ha solo 30 giorni di clausola di non-competizione e poi scatteranno i 60 giorni per potersi trovare un lavoro senza perdere il visto per rimanere negli Stati Uniti. Dato che parliamo di wrestler di talento questo problema non dovrebbe presentarsi, però rimane una preoccupazione che porta sicuramente ad affrettare le decisioni in ambito lavorativo senza la possibilità di prendersi qualche periodo di pausa.