La fine di un’era per il Judgment Day

A WWE Bad Blood, gli ex compagni del Judgment Day Damian Priest e Finn Bálor si sono finalmente affrontati in un match uno contro uno. Questa resa dei conti è arrivata dopo mesi di tensioni, culminate con l’implosione del gruppo a SummerSlam quando Bálor costò a Priest il World Heavyweight Title contro Gunther.

Un incontro carico di azione e interferenze

Il match, durato 12 minuti e 45 secondi, ha visto entrambi i lottatori dare il massimo. Priest ha dominato nelle fasi iniziali, ma Bálor ha risposto con la sua caratteristica agilità. Il confronto è stato caratterizzato da mosse spettacolari, tra cui un Razor’s Edge di Priest sull’apron del ring e molteplici tentativi di Coup de Grace da parte di Bálor.

La svolta del match è arrivata con l’interferenza inaspettata di Carlito e JD McDonagh. Mentre l’arbitro era distratto da Carlito, McDonagh ha attaccato Priest, permettendo a Bálor di eseguire due Coup de Grace consecutivi. Tuttavia, quando Bálor ha tentato un terzo Coup de Grace, Priest è riuscito a contrastarlo.

Il finale decisivo

Nonostante le interferenze a suo favore, Bálor non è riuscito a capitalizzare. In un finale drammatico, Priest ha intercettato Bálor mentre tentava un altro Coup de Grace, eseguendo un devastante South of Heaven chokeslam che gli ha garantito la vittoria per schienamento. La sconfitta di Bálor, nonostante l’aiuto esterno, solleva qualche dubbio sulla possibilità di una prosecuzione della faida. Forse con una vittoria “ingiusta” del campione tag team di Raw si sarebbe potuto pensare ad una rivincita ma dopo la vittoria di Priest questo scenario non sembra così certo.