La WWE aveva i piani chiarissimi, in successione The Fiend sarebbe dovuto rimanere campione fino a WrestleMania, poi Roman Reigns sarebbe dovuto diventare il primo eroe a sconfiggere lo spaventoso demone interiore di Bray Wyatt, quindi Baron Corbin avrebbe dovuto battere Roman Reigns nei mesi successivi a WrestleMania, venendo però subito defraudato del titolo da Otis, che avrebbe così incassato la sua valigetta.
E poi arrivò Goldberg
Un domino preciso, che sarebbe stato innescato a partire dalla Road to WrestleMania, se non ci fosseros tati diversi cambiamenti nei piani. A rivelarlo è Sportskeeda, che racconta di come le idee siano poi cambiate non solo a causa del Coronavirus ma per precise decisioni di booking. Tanto che Goldberg si laureò campione universale e venne sfidato da Roman Reigns senza opportunità di appello per Bray Wyatt, che venne invece inserito in una faida con John Cena.
Confermati solo i piani per Otis
Una ricostruzione che collima con quanto molti analisti avevano anticipato nei mesi precedenti a WrestleMania, quandi si dava per certo che Roman Reigns e The Fiend sarebbero stati rivali. Sembra che l’unico piano a rimanere fedele nel tempo sia stato quello di proporre Otis come vincitore del Money in the Bank, cosa che è effettivamente avvenuta a maggio, nel primo PPV dopo WrestleMania 36.