Il Wellness Program fu introdotto dalla WWE in seguito alla morte di Eddie Guerrero, per tutelare e monitorare la salute degli atleti con test antidoping atti a evidenziare un’ eventuale assunzione di sostanze illecite. Violare il Wellness Program comporta una sospensione prima di trenta giorni, poi di sessanta. In caso di ulteriore reiterazione del comportamento inadeguato da parte del lottatore, scatta il licenziamento immediato. Nel tempo questo protocollo ha causato “problemi” a diverse superstar (ad esempio Paige e Robert Roode) ed effettivamente non si sono più verificate morti sospette o malori, segno evidente che la policy ha sortito e sortisce tuttora i suoi effetti
Il pensiero di Carlito riguardo il clima nel backstage
Nel suo podcast After the bell, Corey Graves ha chiesto al lottatore portoricano cosa pensasse del Wellness Program e come questo ha influito sul clima del backstage, tenendo conto che la prima run di Carlito in WWE terminò proprio per aver violato questa policy. Il Caribbean cool ha risposto così:
“Nel backstage la consapevolezza sul tema del doping è cresciuta, ora l’ ambiente è molto più sano e il morale è alto. Ognuno ha maggiore cura della propria salute e questo è davvero importante, perchè a volte diventiamo i peggiori nemici di noi stessi. Per esempio quando fui licenziato nel 2010, ne fui felice perchè mi sentivo schiacciato dalle responsabilità e dalle richieste esterne”
Carlito ritiene quindi di aver trovato un clima migliore in questa sua seconda run. Essa è iniziata alla Royal Rumble ma attualmente il portoricano è ancora in fase di contrattazione e non sta comparendo a Raw, il roster dov’ era stato assegnato in un primo momento. Staremo a vedere cosa succederà nelle prossime settimane, se il wrestler tornerà concretamente a lavorare per la federazione di Stamford o se le strade fra le due parti si divideranno, stavolta verosimilmente in modo definitivo.