Dwayne “The Rock” Johnson, noto per la sua pletora di soprannomi, tra cui The People’s Champ, The Great One, The Brahma Bull e The Most Electrifying Man in Sports Entertainment, ne ha recentemente aggiunto uno nuovo al suo repertorio, dopo il ritorno in WWE, ovvero The Final Boss. Ecco i motivi che si celano dietro questa gimmick, rivelati da Steve Carrier di Ringside News.
La nascita del Boss finale
Sebbene questo appellativo sembri adatto alla sua nuova personalità, alcuni ne contestano l’adeguatezza, visto il suo temporaneo periodo di permanenza on screen. In effetti, le sue apparizioni occasionali non sono in linea con il concetto tradizionale di boss finale. Ciononostante, The Rock continua a autodefinirsi così nei suoi promo, facendo leva sia sulla sua figura on screen che sul suo status di membro del Consiglio di Amministrazione della TKO, che possiede la WWE. Sebbene la sua posizione nel CdA conferisca un’autorità simile a quella di un boss, sono i suoi promo provocatori, sia sui social media che in WWE TV, a consolidare il suo nuovo appellativo. I recenti segmenti, come la rissa “alla vecchia maniera” andata in onda nell’ultima puntata di Raw, in cui ha distrutto Cody Rhodes, insieme all’uso di un linguaggio esplicito, indicano un evidente allontanamento dall’era PG, e consoldano il suo dominio nella storyline. Inoltre, l’ormai sicuro coinvolgimento di The Rock nella Bloodline Saga dopo WrestleMania 40 suggerisce un ruolo focale nel rimodellare la narrazione. Le speculazioni abbondano per quanto riguarda i potenziali colpi di scena, come il tradimento del cugino Roman Reigns a WrestleMania, o una futura resa dei conti con lui, oltre all’attesissimo scontro con Cody dopo la loro accesa faida.
Col personaggio del Boss Finale, The Rock introduce un palese cambiamento di paradigma nelle storyline della WWE, garantendone la costante rilevanza e l’interesse dei fan.