Mercoledì c’è stato un debutto a Dynamite che ha scioccato il mondo del wrestling, Tommy End si è presentato a Miami e ha fatto il suo esordio in AEW con il nome di Malakai Black. Una firma la sua che ha stupito per la tempistica, ci si attendeva un suo approdo alla corte di Tony Khan ma allo scadere della clausola di non-competizione, che tutti credevano fosse fissata in 90 giorni, invece è emerso che per una mera dimenticanza la WWE non aggiornò questa clausola al momento della promozione nel main roster, clausola che è quindi rimasta a 30 giorni come per ogni talento di NXT.
La WWE corre ai ripari
L’esordio di Black in AEW è avvenuto 35 giorni dopo il licenziamento, nessuno in WWE immaginava di poter fare un regalo del genere alla federazione di Tony Khan e subito la dirigenza ha provato a correre ai ripari. Secondo il sito Fightful Select, sempre discretamente informato sui fatti, i dirigenti hanno chiamato Murphy in preda al panico per controllare che la sua clausola di non-competizione fosse di 90 giorni, arrivando ad offrire subito una compensazione economica per estenderla a 90 giorni qualora fosse stata anche per lui di 30 giorni. Murphy preso il contratto, ha rassicurato gli ex datori di lavoro, potrà cominciare a lavorare per un’altra federazione a partire dal 31 Agosto, giusto 5 giorni prima che si tenga All-Out, importante PPV della AEW. Inoltre la situazione di Murphy è delicata in quanto ha bisogno di ottenere un nuovo lavoro per mantenere il visto e rimanere negli Stati Uniti, quindi difficilmente si prenderà del tempo ulteriore una volta scaduta la sua clausola.