Gli acquisti in PPV non sono da tempo di grande rilievo per la WWE, dato l’avvento del WWE Network prima e di Peacock dopo che hanno reso praticamente irrilevante la metrica dei pochi acquisti in PPV che rimangono da parte degli irriducibili della tv tradizionale. Eppure il dato di Clash at the Castle è interessante da diversi punti di vista.
La WWE ha registrato negli Stati Uniti circa 8.000 acquisti. Circa la metà di SummerSlam, quando erano stati 16.800 ma anche meno rispetto a quanto registrato in occasione di Money in the Bank. Quello che ci dicono questi numeri è che SummerSlam continua a conservare un fascino in termini di brand che resiste nel cuore degli appassionati.
Un numero in calo, quello degli acquisti, che però rivela di non aver risentito più di tanto il problema del fuso orario particolare. Un calo di 1.200 acquisti su numeri così bassi è certamente rilevante però non può dirsi un calo vistoso, segno che gli eventi europei non sono un’idea così deleteria.
Certamente i numeri più interessanti li avremo più avanti, se e quando Peacock e la WWE decideranno di comunicare il numero di visualizzazioni dell’evento europeo sul Network e su Peacock. Da quando c’è stato l’accordo con Peacock per la distribuzione dei contenuti del WWE Network i dati dei premium live event della WWE sono risultati sempre più alti, vista l’elevata diffusione della piattaforma e la sua sostanziale gratuità nel territorio statunitense.