Al TD Garden di Boston è toccato al roster di Smackdown divertire gli spettatori con la seconda edizione di Clash of Champions. Tutti i titoli dello show blu erano in palio, oltre che lo stesso posto in compagnia di Owens e Zayn. Vediamo insieme come è andata!
(Kick off) Mojo Raley vs Zack Ryder
Un buon kick off deve scaldare il pubblico e i due ex compagni di tag team riescono nel loro intento. Pur non essendo due talenti cristallini mettono in scena una contesa piacevole, favoriti dal minutaggio lampo che fa evitare tempi morti.
Winner: Mojo Riley in 06’55. Voto:
Triple Threat match for th United State Championship: Baron Corbin (c) vs Bobby Roode vs Dolph Ziggler
Sorpresa! Non tanto per la qualità dell’incontro che più o meno mi aspettavo su questo livello, ma non credevo proprio ce la facesse Ziggler. A inizio match Corbin ha fatto la parte del leone, con gli avversari obbligati a collaborare per levarlo di mezzo. Per il resto l’incontro è stato un tipico triple threat match, con un buon ritmo ma senza mostrare nulla di originale. Tuttavia hanno deciso di sorprenderci nel finale, perché non soltanto l’esito è stato inaspettato, ma pure la sequenza che ha messo fine all’incontro è stata singolare. Un match quindi discreto che fortunatamente nel finale ha messo un bel po’ di pepe.
Winner and NEW USA Champion: Dolph Ziggler in 12’45 Voto
Fatal 4 Way Tag Team match for the Smackdown Tag Team Championship: The Usos (c) vs Aiden English&Rusev vs Chad Gable&Shelton Benjamin vs New Day
Spero che sia l’ultima volta che assisteremo a una stipulazione simile. Semplicemente non funziona. Tanti uomini sul ring possono andare bene in un tutti contro tutti o schierati in due fazioni, ma così si genera solo confusione, con situazioni paradossali con wrestler che nonostante si accorgano di avere avversari non impegnati a mezzo metro tentano comunque schienamenti (e ovviamente vengono subito fermati). Meglio nel finale quando rimangono sul ring meno lottatori per volta rendendo frenetica e divertente la contesa, che grazie all’ultimo segmento guadagna la sufficienza.
Winners and STILL Smackdown Tag Team Champions: The Usos in 12’54 Voto:
Lumberjack match for the Smackdown Women’s Championship: Charlotte Flair (c) vs Natalya
Anche in questo caso abbiamo una stipulazione che rende davvero difficile assistere a un buon match. Di wrestling se ne è visto poco, con troppe fasi di lottatrici lanciate tra le lumberjack spezzettando troppo il ritmo dell’incontro. Le stesse risse tra ragazze fuori ring distraevano da quello che accadeva sul quadrato. Insomma, un mezzo disastro. Non so se la stipulazione sia stata scelta per accompagnare l’annuncio del giorno dopo della prima Royal Rumble femminile, ma il risultato è stato tutt’altro che buono. Natalya che sembra voglia ritirarsi meriterebbe un congedo migliore.
Winner and STILL Smackdown Women’s Champion: Charlotte Flair in 10’32. Voto:
Tag Team match: The Bludgeon Brothers vs Breezango
Match ingiudicabile, abbiamo assistito allo stesso (breve) spettacolo dei due ex Wyatt Family che portano avanti dal loro rientro a Smackdown. Sono contento abbiano avuto un riconfezionamento (Harper tra l’altro ha buttato giù un bel po’ di chili), ma se continueranno a proporli ancora a lungo in questo modo la gente si stuferà presto. Già ieri ho visto il pubblico freddino nei loro confronti.
Winners: The Bludgeon Brothers in 1’58 Voto: s.v.
Tag Team match, Shane McMahon & Daniel Bryan Special Referee: Randy Orton&Shinsuke Nakamura vs Kevin Owens&Sami Zayn
Match bruttino già dalle prime battute, dove c’è stata la classica e banale fase di controllo degli heel. Pur salendo di ritmo l’incontro è rimasto avaro di emozioni per il lottato, ma fortunatamente in questo caso la stipulazione e la storyline che ci ha accompagnati allo special event ha aiutato. Il doppio arbitro è stata una bella trovata, soprattutto nel vedere Shane (che in teoria sarebbe il face della situazione) che è disposto a essere sleale per arrivare ai suoi scopi (è pur sempre un McMahon) con Bryan che per amor di giustizia (o perché sta tramando dietro le quinte) aiuta i due heel. La qualità dell’incontro come detto è stata mediocre, degna di un dimenticabile main event di Smackdown degli ultimi tempi. La confusione dei doppi arbitri arriva in soccorso ma non riesce a salvare del tutto il risultato.
Winners: Kevin Owens&Sami Zayn in 21’37 Voto:
WWE Championship match: AJ Styles (c) vs Jinder Mahal
Signore e signori, abbiamo assistito a un miracolo: un match di Jinder Mahal non insufficiente. Oltretutto parliamo di un incontro bello lungo, quello della durata maggiore dell’intera serata. L’inizio non era stato dei più promettenti, con una fase fuori ring prima e di sottomissione stile headlock di “Randyortiana” memoria, ma via via il ritmo è cresciuto e pur non arrivando a livelli stellari sono iniziate fasi più divertenti. Più che altro si è dato un senso a Mahal, che fisicamente ha sovrastato l’avversario, che vista la differenza di stazza è stata la scelta più logica. AJ poi ci ha messo del suo ricavando il massimo di quello che penso si potesse ricavare dall’avversario. Pure i Singh Brothers sono intervenuti il minimo indispensabile appesantendo meno l’incontro. Il risultato non è certo qualcosa da segnare nei libri di storia del wrestling, ma visti i precedenti il fatto che abbiano messo in scena un match sufficiente è già un gran risultato. Ora ciao Jinder, spero di rivederti nel giro di un titolo mondiale nel duemilamai.
Winner and STILL WWE champion: AJ Styles in 23’04 Voto:
Special event. Sembra sempre più difficile organizzare ppv monobrand per lo show blu. Il triple threat match è stato un buon inizio, ma la categoria tag team che tanto ci aveva abituato bene ha faticato tanto a produrre qualcosa di decente a causa della stipulazione. Le ragazze poi sono state affossate dalla tipologia di match scelta. Harper e Rowan continuano con i loro incontri rapidi e indolori, mentre la vicenda di Owens e Zayn rimane a galla solo per le parti di storyline che per il lottato in sé. A rendere questo spettacolo meno deprimente c’è stato il main event dove il messia AJ Styles è riuscito ad aiutare Mahal nel ricevere il primo sei della carriera, un po’ come quando a liceo dopo una sfilza di 4 in greco riuscivo a prendere una sufficienza grazie al compagno che mi lasciava copiare. Ad ogni modo guardando il quadro generale è stato un brutto special event, con un solo incontro che va oltre la sufficienza e gli altri che o ci sono arrivati per un pelo o che hanno davvero sfigurato.
Voto:
Sergedge – EH4L