Il match nettamente più atteso della Royal Rumble 2024 era certamente il Royal Rumble Match maschile. Con diversi candidati papabili per la vittoria ed il ruolo annunciato di main event dello show, la rissa a 30 uomini di quest’anno era attesa come non mai. Ad aprirla ci hanno pensato in grande stile Jimmy e Jey Uso, entrati sul ring con l’1 ed il 2. Il tempo delle prime scaramucce ed è arrivato sul ring Grayson Waller con il numero 3 mentre al numero 4 abbiamo avuto la prima grande sorpresa, con il ritorno di Andrade.

Il primo eliminato è stato Grayson Waller, che è stato eliminato da Carmelo Hayes di NXT. Gli ingressi sono poi proceduti senza eliminazioni fino al numero 10, quando Carlito è entrato e dopo poco ha fatto fuori il suo rivale di queste settimane Santos Escobar, non prima di avergli sputato una mela in faccia.

Il primo momento controverso arriva con l’ingresso di Bobby Lashley. L’ex WWE Champion elimina Karrion Kross ma poi arrivano gli AoP con Paul Ellering ed eliminano Lashley. Arrivano a dare man forte al loro leader anche gli Street Profits ed il tutto si risolve in una rissa 3vs3 che viene guardata con sdegno dall’entrante numero 12: Ludwig Kaiser dell’Imperium.

Con il numero 15 entra uno dei favoriti del match: Cody Rhodes. Poco dopo arriva il turno di Bronson Reed con il numero 16, che subito elimina Andrade mentre con il 17 arriva uno dei protagonisti attesi di ogni Rumble: Kofi Kingston, che elimina quasi subito Kaiser. Poco dopo l’eliminazione del tedesco è il turno di un altro dei favoriti. Con il numero 18, infatti, entra in scena Gunther, arrabbiatissimo con Kaiser che fa contestualmente il suo ritorno nel backstage.

Bron Breakker on fire

Con il 20 arriva Bron Breakker di NXT che a sorpresa fa due eliminazioni di grandissimo livello: Jimmy Uso e Finn Balor. Grande impatto per il figlio di Rick Steiner che addirittura solleva da terra Gunther e lo atterra con la sua spear. Tra le figure tipiche di un Royal Rumble match non possono mancare i giganti contro cui devono allearsi tutti i partecipanti. A recitare questo ruolo arriva con il 21 Omos che elimina Bronson Reed mentre quasi contemporaneamente Bron Breakker elimina Ivar.

Grande sorpresa quando risuona la canzone di Pat McAfee, con il numero 22 tocca al commentatore che si alza in piedi ma davanti a lui si ergono Breakker e Omos e decide di eliminarsi da solo. Uno slot “sprecato” anche perché in pochi secondi entrambi sono eliminati. Prima Breakker elimina Omos, poi Breakker stesso viene eliminato da Dominick Misteryio. Il ring a questo punto è sgombro, con Gunther, Cody Rhodes, Jey Uso e Dominick Mysterio, mentre JD McDonald non fa in tempo ad entrare sul ring che viene asfaltato da una spera di Bron Breakker. Arriva con il 24 R-Truth che “aiuta” McDonald a salire sul ring per essere subito eliminato.

R-Truth show

Subito altra gag di R-Truth che aspetta il tag di Dominick Mysterio per entrare sul ring. Il pubblico lo acclama quando ottiene l’hot tag (il che fa già molto ridere) e diventa l’uomo legale. Truth si esibisce in una Five Knukle Shuffle su Gunther con tanto di You Can’t See Me! Un nonsense divertentissimo che spezza un po’ il pathos del match. Intanto con il 25 entra The Miz e con il 26 Damian Priest.

Ecco CM Punk con il numero fortunato

Con il numero 27, uno dei più fortunati storicamente entra un altro dei favoriti: CM Punk. Mancano solo 3 slot a questo punto e il ring è popolato da possibili vincitori. Il primo a subire le ire di CM Punk è Dominik Mysterio, mentre se ne va un altro degli slot delle sorprese: con il 28 entra in campo Ricochet mentre con il 29 è il turno di un altro dei wrestler annunciati: Drew McIntyre. Manca il numero 30 e sul ring ci sono almeno 4 potenziali vincitori del match.

Niente sorprese, il 30 è Sami Zayn

Jey Uso viene eliminato da Gunther ed arriva anche il numero 30: niente MJF, niente The Rock ma il pubblico non ce la fa a fischiare, perché a fare il suo ingresso è Sami Zayn, amatissimo. Intanto sul ring McIntyre elimina Ricochet e la temperatura si alza vertiginosamente. Sul ring alla fine dei 30 ingressi abbiamo Cody Rhodes, Damian Priest, Gunther, CM Punk, Drew McIntyre e Sami Zayn. Il primo ad uscire è Priest, eliminato da Samy Zayn, quindi questi viene eliminato da Drew McIntyre. I final 4 sono Drew McIntyre, CM Punk, Cody Rhodes e Gunther. Esattamente i favoriti della vigilia.

Fuori Drew McIntyre e Gunther

Il primo dei quattro ad andarsene è Drew McIntyre, che dopo aver inflitto la Claymore a CM Punk cerca di eliminarlo ma si perde in chiacchiere e viene eliminato lui. A uscire come penultima eliminazione è il ring general, che in una situazione pericolosissima per entrambi (c’era CM Punk da solo a pochi metri) viene eliminato da Cody Rhodes.

La sfida finale: Punk vs Rhodes

Sul ring rimangono CM Punk e Cody Rhodes. I due favoritissimi ex AEW si scontrano sul ring per un posto nel main event di WrestleMania. La tensione è alle stelle con il pubblico del Tropicana Field che sembra trattenere il fiato. Un match nel match, proprio come nel finale dello scorso anno. Questa volta tra i due grandi ritorni dalla AEW. Cody riesce ad un certo punto a connettere con la Cross Rhodes ma non coglie il momento per eliminare Punk. Anche CM Punk mette a segno la sua finisher poco dopo, la GTS, ma si sa, nella Rumble non basta schienare, serve avere poi la forza di prendere l’avversario e mandarlo oltre le corde. Poco dopo CM Punk mette a segno un’altra mossa pesante, il pedigree. Poi CM Punk prova l’umiliazione definitiva, prima di provare una nuova GTS dice “I didn’t wait 10 years to lose to Dustin’s kid”, “Non ho aspettato 10 anni per perdere con ragazzino di Dustin”. Queste parole fanno scattare qualcosa sull’esausto Cody che evita la mossa e butta fuori dal ring CM Punk, vincendo la sua seconda Royal Rumble consecutiva.

Cody Rhodes back to back

Alla fine del match Cody Rhodes oltre ad indicare il simbolo di WrestleMania indica Roman Reigns seduto al fianco di Paul Heyman negli sky box del Tropicana Field. La sfida è lanciata, anche quest’anno Cody Rhodes cercherà di chiudere il cerchio e di finire di scrivere quella storia che già lo scorso anno sembrava ad un passo: diventare campione WWE come suo padre non riuscì mai a fare.