Questa notte tra i vari match delle Survivor Series era in programma un’interessante sfida tra i deu campioni secondari di Raw e SmackDown. Parliamo del campione intercontinentale Sami Zayn e del campione degli Stati Uniti Bobby Lashley. La sfida è resa molto ardua per il rappresentante di SmackDown dal fatto che al seguito dell’onnipotente Bobby Lashley c’è tutta la crew degli Hurt Business mentre Zayn, come è noto, fatica a fare amicizia.
Come preventivato il match è molto difficile per Zayn, con la contesa che sul ring è sovrastrato dall’esplositvità fisica di Bobby Lashley e che non può trovare rifugio nemmeno fuori dal ring. Quando il canadese mette piede fuori dal quadrato, infatti, il match si trasforma quasi in un lumberjack match, con i membri degli Hurt business, in completo da sera, che seguono Zayn anche quando cerca di sfuggire dal ring.
Il match non è niente di che, con Bobby Lashley che non rischia praticamente mai di perdere, tranne quando finge di essere stato ferito al volto e cerca di approfittare della distrazione dell’arbitro e di Lashley, ma senza grandi conseguenze. Alla fine è proprio la presenza a bordo ring degli Hurt Business che consente una facile vittoria a Lashley. MVP riporta sul ring il campione intercontinentale e lui vorrebbe la squalifica ma questo lo distrae e Lashley lo sottopone alla sua Hurt Lock, e vince così il match.
Dopo il match Zayn protesta vivacemente, dicendo di essere stato truffato, che l’arbitro non ha visto come MVP l’abbia colpito e che questo avrebbe causato la sua sconfitta.