Durante l’ultimo episodio di SmackDown, registrato al Delta Center di Salt Lake City, è andato in onda l’atteso faccia a faccia tra CM Punk e Roman Reigns, moderato da Paul Heyman.

Un incontro carico di tensione

Il segmento ha visto Reigns e Heyman seduti a un tavolo in attesa di Punk. Quando il Tribal Chief stava per andarsene infastidito dal ritardo, Punk è finalmente arrivato dichiarando subito: “Non ho molto tempo e sono qui per Heyman, non per te”. Reigns ha apprezzato la franchezza, ma ha voluto chiarire la sua posizione: “Non ho bisogno del tuo aiuto”.

Lo scambio di provocazioni

Punk ha risposto seccamente che non è lì per aiutare Reigns, ma per Heyman. Il Tribal Chief non ha trattenuto il suo disappunto: “Non mi piace il tuo tono, non mi piace il tuo atteggiamento, non mi piaci tu e praticamente tutto quello che ti riguarda. E sicuramente non voglio fare squadra con te a WarGames”.

L’intervento decisivo di Paul Heyman

Heyman ha giocato un ruolo chiave nella discussione, sottolineando come Solo Sikoa abbia il controllo della situazione da dopo WrestleMania. “Rispettosamente, a entrambi”, ha detto Heyman, “divisi cadrete contro Solo, ma uniti potreste sopravvivere”. L’avvocato ha poi avvertito Punk che se Solo dovesse riuscire a mettere fine alla Bloodline, lui sarebbe il prossimo obiettivo, portandosi dietro tutta la sua nuova crew.

L’accordo per WarGames

Punk ha replicato duramente: “Non mi importa se non ti piace il mio atteggiamento, nemmeno tu piaci a me. Sono qui per Heyman e voglio vendetta per quello che hanno fatto al mio amico”. Ha poi aggiunto che se sopravviveranno a WarGames e Reigns vorrà riprendere questa conversazione, lui sarà tutto orecchi. Reigns ha accettato di collaborare: “Solo questa volta”.

Il misterioso favore di Heyman a Punk

Prima di andarsene, Punk ha specificato che il suo “amico” Heyman gli dovrà un favore dopo questa storia. Una volta solo con Heyman, Reigns ha chiesto spiegazioni sul favore, ma l’avvocato ha risposto che ne avrebbero parlato dopo WarGames, ricevendo uno sguardo cauto e predatorio dal campione.