Eccoci alla penultima tappa prima di Wrestlemania, ormai solo uno special event ci separa da quello più importante dell’anno. Ma come è andata la serata al Toyota Center di Huston? Le Chamber sono state all’altezza? E il resto della card? Scopriamolo insieme, si parte!
(Kick Off) Cruiserweight Championship match: Akira Tozawa vs Buddy Murphy (c)
Incontro che almeno nella prima parte ho trovato “poco cruiser”, senza quindi i loro tipici ritmi forsennati da kick off, con pure diversi tempi morti rappresentati dalle chiavi articolari centro ring. Fortunatamente con il passare dei minuti il match è cresciuto e sono arrivate anche sequenze ad effetto che evidentemente si stavano risparmiando nella prima fase. I cruiser per scaldare il pubblico rimangono una garanzia, ma così come stiamo affrontando una women’s revolution sogno che un giorno avremo una rivoluzione per i pesi leggeri, così che possano lottare in altre posizioni della card con maggior interesse da parte dei fan.
Winner and STILL Cruiserweight Champion: Buddy Murphy in 13’25. Voto:
Tag-Team Elimination Chamber for the Women’s Tag Team Championship: The Boss ‘N’ Huge Connection (Bayley & Sasha Banks) vs Mandy Rose & Sonya Deville vs The Riott Squad (Liv Morgan & Sarah Logan) vs The IIconics (Billie Kay & Peyton Royce) vs Carmella & Naomi vs Nia Jax & Tamina
La prima metà dell’incontro non mi stava proprio piacendo. Ritmo moscio e spezzettato, né i team iniziali né le prime due coppie subentranti mi stavano colpendo particolarmente. Il punto di svolta che ha dato un po’ di brio è stata l’entrata in gioco di Carmella e Naomi, oltre che la sequenza un po’ inverosimile ma divertente in cui ogni lottatrice sul ring a turno metteva a segno una mossa per poi subirne un’altra dall’avversario di turno. Con l’ingresso di Nia e Tamina abbiamo avuto poi finalmente un po’ di quella violenza che in una struttura come Elimination Chamber dovrebbe esserci dal primo minuto. La parte finale è stata buona, con anche una piacevole citazione della Chamber dello scorso anno con Sasha e Bayley sopra una delle celle. A proposito di queste ultime, mi ha incuriosito il fatto che la vittoria sia stata ottenuta dalla Banks senza aiuti della compagna, trovandosi addirittura in disparità numerica. In un ipotetico futuro split questo verrà rinfacciato? Tornando al match è un peccato che sia incomiciato ad andare per il verso giusto solo verso metà contesa, il voto sarebbe potuto essere migliore.
Winners and NEW Women’s Tag Team Champions: The Boss ‘N’ Huge Connection (Bayley & Sasha Banks) in 33’. Voto:
Smackdown Tag Team Championship match: The Miz & Shane McMahon (c) vs The Usos (Jey Uso & Jimmy Uso)
Miz e Shane hanno figurato meglio rispetto alla Royal Rumble, ma non hanno la chimica da vero tag team. Con gli Usos un po’ a freno a mano tirato dovendo interpretare gli heel, solo a sprazzi si è visto qualcosa di piacevole. Il volo di Shane inizia a divenire ripetitivo, tra l’altro nonostante diversi replay non riesco a togliermi il dubbio se lo abbia parzialmente botchato mancando l’avversario o meno. Sorprendentemente gli Uso non hanno pagato l’arresto di Jimmy dei giorni scorsi e hanno conquistato le cinture, l’esigenze di storyline hanno avuto la meglio e mi auguro che gli ex campioni prenderanno presto la via dello split. In fondo la loro parentesi è stata breve e quasi indolore.
Winners and NEW Smackdown Tag Team Champions: The Usos (Jey Uso & Jimmy Uso) in 14’10. Voto:
2-on-1 Handicap match for the Intercontinental Championship: Lio Rush & Bobby Lashley (c) vs Finn Balor
Il canovaccio era evidente: Lashley abbastanza in controllo su Balor, Lio che tenta di rubare attimi di gloria per poi rifugiarsi dietro il compagno al primo sentore di pericolo, fino a che ha azzardato il classico passo più lungo della gamba e ne ha pagato amaramente le conseguenze. La storia raccontata mi poteva anche stare bene, ma la poca alchimia in particolare tra Bobby e Finn ha reso l’incontro poco sopportabile, con poco pathos e fin troppo prevedibile nelle varie fasi. Fosse capitato all’interno di una puntata di Raw sarei stato forse meno severo, ma in uno special event con perlopiù un titolo in palio non è perdonabile. Adesso non conosco i piani dei prossimi mesi, ma non sarebbe stato più congeniale far vincere la cintura a Finn a Wrestlemania?
Winner and NEW Intercontinental Champion: Finn Balor in 9’30. Voto:
Raw Women’s Championship match: Ruby Riott vs Ronda Rousey (c)
L’unica chicca di questo incontro è stata vedere Ronda versione cosplay di Sonya Blade, personaggio della storica serie Mortal Kombat a cui la campionessa darà voce nel prossimo capitolo videoludico. Per il resto come si può valutare un incontro di meno di due minuti a senso unico? Uno squash che la sfidante non meritava e a cui si è cercato forzatamente di mettere una toppa la sera dopo a Raw. Mi si dirà che la Rousey ha uno star power tale rispetto alla rivale (e buona parte del roster aggiungo) che la stranezza sarebbe stato un incontro prolungato, ma in uno special event eviterei certi siparietti. Il tutto è stato funzionale al segmento successivo con Charlotte e Becky, quello sì divertente. Ma siamo qui per giudicare l’incontro in sé, che non risponde ai parametri minimi per essere valutato.
Winner and STILL Raw Women’s Champion: Ronda Rousey in 1’40. Voto: Senza voto
No Disqualification match: Baron Corbin vs Braun Strowman
Corretta l’assenza di squalifiche per giustificare l’utilizzo delle armi da parte di Corbin, cosa che ha permesso di equilibrare le forze in ring, peccato che l’intervento di McIntyre e Lashely sia arrivato così presto, di fatto mettendo fine al match vero dopo poco più di cinque minuti. Da lì in poi è stato un angle, con una bella sequenza finale facendo frantumare a Braun ben due tavoli, ma comunque sempre un angle. Il senso di questa idea durante la serata poteva sembrare la rinascita dell’alleanza tra gli heel in questione, ma vedendo il Raw successivo pare sia stata una collaborazione una tantum indice quindi della pigrizia dei writer, che non sapevano come ottenere una sconfitta indolore per Strowman. Già prima del match non avevo grandi aspettative, ma un overbooking così repentino e banale è stato davvero una pessima trovata. In chiave mark tra l’altro il povero Braun deve essere antipatico nel backstage dato che nessuno è arrivato a dargli una mano. In tutto ciò salvo la sua frase da badass “I don’t need a kendo stick to whip your ass!”.
Winner: Baron Corbin in 10’50. Voto:
Elimination Chamber match for the WWE Championship: Daniel Bryan (c) vs Samoa Joe vs Kofi Kingston vs AJ Styles vs Jeff Hardy vs Randy Orton
Il main event aveva una missione: rendere Kofi materiale per un titolo mondiale. Lo avevamo già visto con la sua eroica prestazione a Smackdown, salito al volo sul treno perso dallo sfortunatissimo Mustafa Ali stanno elevando il suo star power sensibilmente da quello di wrestler da tag team che era. E’ in questa ottica che ci spieghiamo le performance poco appariscenti degli altri componenti della Chamber. Bryan dal turn è diventato il classico heel codardo WWE, Joe continua ad essere mal sfruttato ed è eliminato precocemente, Styles bene ma non benissimo, Jeff si è distinto solo per la bella Swanton Bomb sulla schiena di AJ appeso al paletto, Orton sembra sia entrato con le due singole indicazioni di eseguire l’RKO su Styles e di farsi eliminare da Kofi. Anche in questo caso è stata una Chamber a due volti, non brutta ma comunque niente di speciale la prima parte, poi una volta rimasti Kingston e Bryan ha preso il volo. Hanno concesso ai due una decina di minuti e li hanno sfruttati alla grande, regalando emozioni e dando più volte la sensazione (o dovremmo dire l’illusione) che il membro del New Day potesse riuscire nel compiere l’impresa. L’obiettivo del main event è stato raggiunto, non ho ancora visto Smackdown di questa settimana ma non mi stupirei di vedere Kofi come prossimo sfidante a Wrestlemania. Poi che diventi campione è un altro paio di maniche, ma nel frettoloso mondo della WWE lo hanno reso credibile in un lampo. Rimane da capire: per ottenere questo hanno bruciato buona parte della Chamber o è stata la prestazione da underdog di Kingston che ha salvato un main event partito in modo non eccezionale? Ognuno trovi la sua risposta.
Winner and STILL WWE Champion: Daniel Bryan in 36’40. Voto:
Special Event
In uno special event a tema è fondamentale non sbagliare i match con la stipulazione simbolo del ppv. In questo caso l’esame è promosso, con due Chamber in cui pur con fasi non straordinarie (soprattutto nella prima parte dell’incontro) hanno saputo divertire. Le vittorie di Bayley & Sasha e di Bryan erano prevedibili, ma hanno un senso nel piano generale delle storyline. La Boss ‘N’ Huge Connection è un buon team da premiare come primo assoluto della categoria, Bryan funziona come campione e non aveva senso cambiarlo prima di Wrestlemania. In più abbiamo ora un Kofi preso in fretta e furia dalla categoria di coppia reso ora credibile come sfidante a un titolo mondiale (ma da campione è tutt’altro discorso); Bryan è l’heel ideale contro cui mandarlo, sta interpretando il cattivo in modo grandioso. Una considerazione che voglio aggiungere sulla stipulazione del ppv è che purtroppo le Chamber da qualche anno a questa parte hanno perso quell’aura di pericolosità che avevano una volta. Ormai è sempre più contorno e non un’arma da sfruttare contro l’avversario. Perdonatemi la parentesi nostalgica da vecchio rinco che guarda i cantieri in corso (Eh, non ci sono più le Chamber di una volta!) e torniamo a parlari del resto della card. Peccato per la fase centrale, tra l’incontro per l’Intercontinentale, quello per il Raw Women’s Championship e il No Disqualification match è stata una tragedia. Non accetto neanche la giustificazione del segmento di Becky per spiegare la brevità tra la Rousey e la Riott, dato che in un ppv si paga per i match, non per gli angle, questi lasciateli nelle puntate settimanali. Per il resto abbiamo i pesi leggeri che nel kick off non tradiscono mai, mentre l’incontro tag team di Smackdown si salva al pelo. Uno special event da montagne russe, con buoni incontri alternati a schifezze, ma dato che quest’ultime sono arrivate in match non tra i più attesi dal pubblico mentre le Chamber sono state positive mi ritengo (pur senza grandi entusiasmi) soddisfatto.
Voto:
Sergedge – EH4L