Nella giornata di ieri, “Mr. McMahon“, docuserie Netflix che vuole far luce sulla figura di Vince McMahon ha debuttato sulla piattaforma. Prima della pubblicazione, l’ex Chairman WWE aveva diffuso un comunicato nel quale parlava di una “narrazione fuorviante” che voleva solamente mettere in cattiva luce l’uomo McMahon, tralasciando completamente il personaggio che interpretava on screen. Nelle ultime ore, dopo la pubblicazione dello show, sono anche state pubblicate alcune notizie interessanti relative alle interviste svolte a Vince.
Tramite il Wrestling Observer Radio, Dave Meltzer ha parlato della produzione dello show e delle interviste a McMahon, affermando che le stesse si siano interrotte a seguito del primo articolo del Wall Street Journal che accusava l’ex proprietario WWE:
“Non potevano seguire la vicenda, Vince a quel punto cancellò tutte le interviste pianificate. Non è stato possibile intervistarlo dopo il primo articolo del Wall Street Journal, ecco quando Vince ha smesso di parlare con loro”.
Meltzer ha poi aggiunto un’altra particolare indiscrezione:
“Vince non è mai stato da solo. Aveva sempre delle persone accanto che impedivano che dicesse la cosa sbagliata.”
Secondo quanto riportato da altre fonti, invece, Vince avrebbe avuto bisogno di aiuto nel ricordare alcuni eventi durante le registrazioni e che diverse ore di filmati sarebbero stati rimossi dalla produzione finale.