Ieri sera è andata in onda la prima delle due serate di Wrestlemania, quest’anno alla sua trentottesima edizione. Una serata acclamata da fan e addetti ai lavori. Addirittura CM Punk – che sono quasi dieci anni che non risparmia frecciatine e critiche alla sua ex compagnia – si è speso in elogi verso lo show messo in atto ad Arlington, Texas. Come main event, la WWE ha scelto di porre in risalto il KO Show, ovvero quello che all’apparenza sarebbe dovuto essere il semplice talk show di Kevin Owens con ospite la star di casa, “Stone Cold” Steve Austin: come si è poi visto, i due si sono subito sfidati a un match seduta stante che ha sancito il ritorno ufficiale del Texas Rattlesnake in veste di lottatore attivo, una cosa che non succedeva da ben 19 anni – il match di ritiro fu il terzo atto della storica rivalità con The Rock

, tenutosi in quel di Wrestlemania 19. Dopo un azione in ring e fuori ring tutto sommato frenetica e credibile, considerati i 57 anni d’età dell’hall of famer, il match si è concluso con la stunner vincente di Austin, nel tripudio del pubblico. Fightful Select ha fatto ora emergere dei retroscena interessanti riguardo a come si è arrivati all’idea di tale match.

Un match tenuto all’oscuro di tutti

Secondo il report del noto sito web, Owens è stato informato del programma con il suo avversario intorno a gennaio, più o meno lo stesso periodo in cui l’idea del match era stata proposta al Rattlesnake. Diverse fonti WWE, inoltre, hanno confermato la gran segretezza di tali piani: si dice che Vince McMahon abbia informato i suoi collaboratori più stretti solo qualche giorno prima dell’evento di ieri, assicurandosi che il programma avesse la totale approvazione di Austin. Per quanto riguarda Owens, nel report di Fightful Select viene confermato che il suo rinnovo pluriennale avvenuto a dicembre non aveva nulla a che fare con il match contro Austin. Ma non è tutto: si vocifera anche che la leggenda texana potrebbe fare un’altra apparizione stanotte, nella serata conclusiva dell’evento, ma nulla è dato ancora per certo.