Durante un recente episodio del suo podcast 83 Weeks, l’ex direttore esecutivo di Smackdown Eric Bischoff ha parlato un po’ dei recenti licenziamenti nella federazione di Stamford, esprimendo la sua opinione sul perché di tali decisioni da parte della dirigenza.
Conseguenze di una paura dell’ignoto
Bischoff ha commentato: “Se fossi coinvolto nelle decisioni per innalzare lo stock price guarderei per prima cosa al roster, che è una delle spese più significative per la WWE. Penserei ‘Aspetta un secondo, non andremo in tour come facevamo prima. Bisogna fare delle scelte sagge. Abbiamo trecento persone sotto contratto, magari sono troppe’. Forse per questo c’è una ragione. Forse la nascita di AEW… La consapevolezza e la paura dell’ignoto, di non sapere che impatto avrebbe avuto la cosa. Sarei d’accordo con la decisione di assumere quanta più gente possibile, e di pagare di più i miei dipendenti”.
Una rivoluzione del business model
Bischoff continua: “Ma ora sappiamo che cos’è AEW, e non dovrebbe scoraggiare nessuno. Credo che in WWE abbiano pensato ‘Ok, dobbiamo sostenere questo modello e fare degli aggiustamenti’. Il mondo è un posto diverso ora. Sono convinto oggi più della settimana scorsa che WWE stia mettendo in pratica un’aggressiva risistemazione della loro strategia… Quando le acque si saranno calmate, vedremo lo stock price di WWE esattamente dov’era prima della pandemia, con un nuovo modello di touring che abbia più senso nel lungo termine. Non penso che la WWE vada da nessuna parte, almeno nel prossimo futuro”.