Che la WWE sia dagli anni ’80 un colosso a livello mondiale è cosa nota. Nel corso degli anni ciò che ha però differenziato la compagnia di Stanford da tutte le altre federazioni è la ricerca di espansione su mercati definibili lontani, come ad esempio, India, Arabia Saudita e Cina. Gli accordi tra le società di questi paesi e la WWE hanno sempre portato un connubio di introiti e spettacoli con cifre esorbitanti, basti pensare ai vari Crown Jewel e SuperShowDown, eventi esclusivamente realizzati a scopo economico, dove anche le storyline ai tempi d’attualità si fermavano per lasciare spazio a dream match per i popoli che vi assistevano.

L’ultimo contratto siglato dalla WWE con aziende e/o portali di questi mercati extra-USA è stato firmato nella giornata di giovedì 22 agosto con la piattaforma online Quotiao. Quotiao può essere definito come il nuovo YouTube cinese, che a causa di misure del governo in termini di censura non viene utilizzato dalla popolazione. Quotiao è un progetto che nasce 3 anni fa e che in questo breve lasso di tempo riesce a conquistare un’utenza di ben 110 milioni di iscritti attivi. La WWE potrà dunque espandere la sua popolarità in Cina grazie al caricamento dei suoi contenuti su questa rete digitale, la quale trarrà ovviamente vantaggi dall’accordo, visto il calibro mondiale che vanta la federazione di Vince McMahon, e che quindi potrà far iscrivere al portale tutte quelle persone interessate al wrestling che non vorranno sicuramente perdersi le esibizioni dei loro lottatori preferiti.

Un’astuta mossa di mercato della WWE, l’ennesima su un mercato in grande crescita, già sondato dai piani alti di Stanford con le firme di top star asiatiche quali Asuka, Shinsuke Nakamura e tanti, tanti altri wrestler che si dividono fra NXT e main roster. Questo accordo potrà portare a nuovi eventi ripresi dalle telecamere in Cina? Sicuramente ne favorirà la creazione.