Il primo ppv al femminile in WWE è passato agli archivi: esame superato o fallito? Un esperimento da ripetere o un maldestro errore? Vediamo insieme come se la sono cavate le ragazze.
Tag Team match: Trish Stratus & Lita vs Alicia Fox & Mickie James (with Alexa Bliss)
Ottima scelta quella di partire con due delle più amate e rimpiante del pubblico, così come è stato strategico farle dominare a inizio incontro. Delle due face ho visto meglio Trish (bel momento il faccia a faccia con la James), ma in generale è stato piacevole vedere due atlete non in attività eseguire manovre non banali come la frankensteiner e il moonsault. Non è stato certo un incontro che finirà sugli annali, ma in uno special event simile è stato giusto partire con due simboli del wrestling femminile riuscendo a scaldare per bene l’arena con un pizzio di nostalgia. Non voglio quindi infierire nel giudizio per il botch di Alicia che costringe l’arbitro a rallentare il conteggio dopo la Stratusfaction.
Winners: Trish Stratus & Lita in 11’05. Voto:
20-Woman Battle Royal match for a women’s championship shot
Prima parte bruttina, ma è un difetto strutturale della tipologia di incontro, con troppa gente sul ring che rende tutto caotico e inguardabile. Tra le veterane bene la McCool e Ivory, per il resto è stata una sfilata più per far numero che per dire qualcosa. Le cose migliorano quando il quadrato viene sgombrato da una buona fetta di atlete, in particolare dall’alleanza (breve) tra Nia e Tamina, nonostante Lana sbagli le tempistiche del segmento cercando di rivolgersi alle due, scenetta che infatti ha ripetuto pochi minuti dopo. La sequenza più distintiva è stata il quadruplo suplex, per quanto fine a se stesso. La parte finale dà un senso a questo match, perché nonostante il secondo posto abbiamo ora Ember Moon che dopo esser riuscita a eliminare Asuka e Tamina è più rinforzata che mai, soccombendo a un’atleta ben più pesante di lei e quindi difficilmente eliminabile in questa tipologia di incontro. Avrei fatto a meno di rivedere Nia in lotta per un titolo, ma di questo ci sarà tempo per parlarne nelle prossime settimane. Un incontro quindi che nonostante tutto ha avuto un perché, ma diversi botch hanno fatto un po’ storcere il naso.
Winner Nia Jax in 16’10. Voto:
2018 Mae Young Classic tournament final match: Toni Storm vs Io Sharai
Un bel biglietto da visita per due atlete non così conosciute dal pubblico WWE. Si parte con il freno a mano tirato attraverso vari tentativi di sottomissione, poi gradualmente il ritmo sale fino al bel moonsaul fuori ring della giapponese. Da lì in poi il resto è stato molto godibile e proprio per questo rimane un peccato il breve tempo concesso. Per una finale sarebbe stato bello lasciar più spazio alle due, non è stato concesso loro di regalarci qualcosa di ancora più sfizioso. Voglio comunque premiarle, i dieci minuti scarsi messi a loro disposizione non è giusto che limitino eccessivamente il giudizio sul loro incontro.
Winner: Toni Storm in 10’20. Voto:
Six-Woman match: Sasha Banks & Bayley & Natalya vs The Riott Squad (Ruby Riott, Liv Morgan, Sarah Logan)
Incontro riempitivo del ppv. Non male, ma un qualcosa che si può vedere a Raw ogni settimana, negli eventi a pagamento si dovrebbe proporre qualcosa di particolare invece che questa pigra scelta. Degno di essere ricordato è il simbolico sacrificio di Bayley che con il suo corpo protegge Sasha mettendo alle spalle una volta per tutte i problemi sorti tra le due nei mesi scosi, così come la Sharpshooter di Natalya eseguita su due avversarie contemporaneamente. Come dicevo è l’idea che è stata poco fantasiosa, ma la prestazione è stata positiva, con un buon ritmo e diverse sequenze ben gestite. Pur in un ruolo di secondo piano all’interno dello special event le sei hanno mostrato di metterci impegno per lasciare una loro impronta sulla serata. Ben fatto.
Winners: Sasha Banks & Bayley & Natalya in 13’10. Voto:
NXT Women’s championship match: Shayna Baszler vs Kairi Sane (c)
Le due avevano già fatto bene lo scorso agosto a NXT Takeover e anche in questo caso non hanno deluso, mostrando una buona chimica fin dai primi vivaci minuti di incontro. Shayna la vedo sempre meglio sul quadrato, riuscendo a esprimere l’essere l’heel della situazione in ogni colpo, mostrando quando serve la forza fisica superiore all’amatissima avversaria, ben ritagliata nel ruolo. L’interferenza ha finito per rovinare un po’ il mio giudizio e mi devo ripetere riguardo il minutaggio, che avrei voluto ben più lungo. Brave entrambe, scelte di booking e di tempistiche non dipendenti da loro mi impediscono di premiarle come avrei voluto.
Winner and NEW NXT Women’s champion: Shayna Baszler in 12’10. Voto:
Last Woman Standing match for the WWE Smackdown Women’s championship: Charlotte Flair vs Becky Lynch (c)
Era stato definito come il main event morale della serata e le due hanno reso ancora più forte il rimpianto di chi avrebbe voluto vederle nel posto meritato. Non mi riferisco solo al lato tecnico, è proprio il modo in cui sequenza dopo sequenza hanno saputo trasmettere non solo la voglia di conquistare/mantenere il titolo, ma proprio il desiderio di mostrarsi superiori all’avversaria. Ad esempio il momento in cui fissandosi da lati opposti del ring vi buttano dentro tutte quelle sedie mette in luce la voglia di entrambe di rendere lo scenario più pericoloso possibile. Il risultato finale lascia così la cintura alla beniamina del pubblico e al tempo stesso ribadisce quanto sia forte la sfidante, capace di emergere pure dopo esser stata seppellita. Peccato per la non rottura del tavolo sul moonsault, comunque Charlotte è stata intelligente a variare la mossa nel secondo tentativo mascherando un minimo la toppa messa. Notevole il finale che ha reso incerto fino all’ultimo l’esito dell’incontro: la sfidante sembrava aver ribaltato la situazione ed esser pronta a trionfare, ma sorpresa sul più bello è stata schiantata sul tavolo, illudendo per un attimo il pubblico di potersi rialzarsi ancora una volta. Sono riuscite a raccontare una storia in ring emozionando in più di un’occasione, questa è la base del wrestling. Chapeau.
Winner and STILL WWE Smackdown Women’s champion: Becky Lynch in 28’40. Voto:
WWE Raw Women’s championship match: Nikki Bella (with Brie Bella) vs Ronda Rousey (c)
Copione che un po’ ci aspettavamo tutti, con la campionessa nettamente superiore e la sfidante che sfrutta gli interventi della sorella per riequilibrare la situazione. In chiave mark mi è comunque sembrato che Ronda abbia subito troppo i trucchi delle avversarie, la parte finale quasi a senso unico a suo favore è servita per evidenziare una volta per tutte la differenza di valori in campo. Riguardo la qualità dell’incontro ero timoroso, ma è stato meglio del previsto. Nikki è superiore alla sorella e senza strafare ha messo in scena una prestazione positiva mantenedo bene il suo personaggio heel, mentre Ronda sta affinando il suo stile ma per evitare che diventi troppo ripetitiva avrà bisogno di avversari che possano tenerle testa. Un incontro scolastico nei ruoli e rapporti di forza, ma senza particolari sbavature.
Winner and STILL WWE Raw Women’s champion: Ronda Rousey in 14’15. Voto:
Special Event:
Abbiamo parlato a lungo di quanto fosse importante questo primo ppv al femminile, di quanto un fallimento sarebbe stato deleterio per una categoria in costante crescita di considerazione. Alla luce di questo evento per me la prova e pienamente superata, lo ritengo uno degli special event migliori in WWE di questo 2018. Dico questo perché come qualità media non ci sono state grave insufficienze (le battle royal in generale vengono male nella maggioranza dei casi), mentre al contrario in molti ppv recensiti mi sono ritrovato a commentare serate che magari regalavano un paio di match di livello altissimo, ma per contro assistevo ad oscenità difficilmente digeribili. A Evolution si è giustamente dato omaggio a volti del passato, ci si è goduti il presente (e che bocconino prebilibato il Last Woman Standing!) e non ci si è dimenticati del futuro con il la finale del Mae Young Classic e l’incontro per il titolo NXT. In particolare questi ultimi due match citati evidenziano uno dei difetti della serata, ovvero il minutaggio modesto concesso a certi duelli che stavano davvero ben figurando prima delle premature chiusure. Un altro peccato è stato il ridurre a un filler la presenza di due delle Horsewomen, che nonostante tutto non si sono mostrate svogliate e al contrario si sono impegnate nonostante fossero inserite in un match “inutile”. In conclusione, anche se siamo arrivati all’evento con costruzioni senza dubbio migliorabili e che sia stato scelto male il main event, mi sento di dire che il risultato sia stato ben soddisfacente. Ero dubbioso, ma dopo questo esame superato sono sicuro che l’anno prossimo potranno fare ancor meglio. E chissà, se il movimento crescerà sarebbe bello se nel tempo riuscissero a costruire una sorta di Wrestlemania in rosa. Oggi è un sogno, domani chissà.
Voto:
Sergedge – EH4L