Sicuramente questa non è una di quelle notizie da capogiro, però vale la pena diffonderla: Austin Theory mette fine alla sua lunga striscia perdente. La nuova promessa del Wrestling targato WWE, dopo i primi stentati inizi, è entrato sotto l’egida di Vince Mcmahon, il quale non nascondeva più di tanto la sua predilezione per questo nuovo talento. La sua carriera è passata dalle stelle alle stalle, e in un anno ha conquistato addirittura un match di rilievo a Wrestlemania contro Pat MaCafee, proprio con Vince a fare da suo guardaspalle. Dopo l’addio al timone di comando di Mcmahon, la sua salita verso l’olimpo, che pareva oramai ineluttabile, ha subito un brusco stop, tornando a far parte del mid-carding degli show. Addirittura ha iniziato a perdere match su match, venendo affossato sempre più nel fondo dei programmi WWE, e risultando una sorta di barzelletta ambulante agli occhi dei fans.
Dopo la salita, c’è sempre la discesa?
Dal lontano 5 Settembre Theory non vinceva un incontro, finendo sempre per essere sbeffeggiato dall’avversario di turno. Questo, fino alla puntata di Raw di stanotte quando, inaspettatamente, ha conquistato la vittoria contro un Mustafa Ali ancora “in cerca di autore”. Certo, non è di quelle vittorie da lanciarti come Main Eventer futuro, ma comunque è una striscia di partenza per un nuovo (ed auspicabile) inizio. È molto probabile che la WWE abbia dato ascolto alle critiche mosse dai fans sui social, riguardo una carenza vistosa nelle scelte narrative che vedevano coinvolto Theory. Inoltre, ad oggi, Theory è possessore di un grosso privilegio come quello del “Money in the bank”, che gli darebbe l’opportunità di sfidare il campione in ogni momento. Quindi, l’atleta avrebbe anche questo importante onere sulle sue spalle, e quindi necessita di un urgente “ricalcolo” delle sue possibilità.