La scorsa settimana, nella prima puntata di Raw dell’anno, Drew McIntyre ha nuovamente fallito l’assalto al titolo mondiale detenuto da Seth Rollins. Lo scozzese ha perso dopo essere stato ad un passo dalla vittoria, sia per responsabilità sue che per l’intromissione di Damian Priest che ha provato per l’ennesima volta ad incassare il suo Money In The Bank prima di essere fermato proprio da McIntyre. Per l’ex campione in era Covid gli ultimi mesi sono stati difficili e l’arrivo di CM Punk, con la grande accoglienza a lui dedicata, lo hanno infastidito parecchio come manifestato da diverse dichiarazioni e frecciate sul ring. Questa notte è finalmente giunto il confronto tra i due quando CM Punk non ha potuto fare altro che raggiungere il ring dopo esser stato tirato in ballo ancora una volta.
C’è una scommessa nel backstage
Drew ha aperto la puntata di Raw di stanotte parlando della sconfitta della scorsa settimana, una sconfitta che lo aveva quasi convinto che il problema fosse lui come detto da Rollins e Zayn, al punto da pensare di dover lasciare per un po’ la WWE in modo da ritrovarsi. McIntyre ha ironizzato sul ritorno di Punk accolto a braccia aperte e ha pensato che forse dovrebbe andarsene anche lui per 9 anni per dimenticare tutto. Una volta fatto il suo nome, il Best in The World non ha atteso oltre e ha raggiunto lo scozzese sul ring pronto ad un confronto verbale, stufo di ascoltare tutto da dietro le quinte.
McIntyre ha subito punzecchiato il Second City Saint dicendo che è meravigliato che sia ancora in WWE dopo un mese e che con altri nel backstage c’è una scommessa su quanto tempo impiegherà prima di auto-distruggersi ancora una volta e far perdere tanti soldi alla federazione. Lo scozzese poi ha voluto motivare il suo fastidio, che non è dovuto, come per Seth Rollins, alle dichiarazioni di Punk negli anni, ma risale proprio al momento dell’addio. Punk da campione si era auto-proclamato leader, ma non fu un leader quando McIntyre ne aveva bisogno, lui è solo un demone. In risposta il nativo di Chicago ha detto di non essersi mai definito un leader, è tornato e non è in cerca di amici, è concentrato solo sul vincere la Royal Rumble per poi diventare campione. Ambizioni che cocciano con quelle dello scozzese anche lui intenzionato a trionfare nella rissa reale, così i due si sono fermati ad un passo dallo scontro fisico e si sono lasciati con reciproche promesse di eliminazione nel primo grande evento dell’anno.