Da sempre appassionato di wrestling, l’attore famoso per i suoi ruoli in Star Wars: Rebels e Scooby-Doo è un ex produttore e scrittore della WWE. Nell’ultima puntata del suo Wrestling With Freddie, Prinze Jr ha dichiarato di aver in programma il lancio di una federazione che rappresenti un “ritorno alle origini” del wrestling.
Back to the basics
“Ho iniziato a guardare altri show, anche vecchie puntate, per esempio di Ring of Honor. Ho iniziato ad ascoltare Jim Cornette e le sue filosofie sul wrestling, ho ascoltato altri promotori e le loro teorie sul business. Ho iniziato a guardare più wrestler possibili in azione, a chiedere consigli e pareri ai miei contatti. Poi sono passato alle arene, i costi e tutto il resto […] Ho già un’agente immobiliare fidata che si sta occupando di trovare il luogo più adatto. Vorrei che la promozione avesse una casa stabile“.
Un piano di tre anni
“Originariamente, avevo ipotizzato una durata di due anni, ma ora dovrei avere abbastanza finanza per garantire tre anni di produzione. Quindi i soldi non dovrebbero essere un problema, nel caso cercherò un film in cui partecipare tipo Scooby sette o robe simili per continuare a farla galleggiare“.
Il roster si sta già formando
“Ho dato in pasto la notizia ai social e ha iniziato ad attirare l’attenzione. Ci sono molte pagine Instagram sul wrestling alla ricerca di contenuti e hanno fatto circolare la voce senza problema. Improvvisamente ho iniziato a ricevere messaggi da lottatori indipendenti, arbitri e musicisti che hanno lavorato nel settore“.
Non wrestlers, ma attori
“Non so quanto saranno lunghe le puntate, magari 2 ore. Dubito anche di ottenere un accordo televisivo, ma ho intenzione di filmare. Ciò che so è che voglio storyline realistiche, voglio che uomini e donne abbiano pari opportunità e tempo nel ring. L’obiettivo è renderlo uno show sponsorizzato dal SAG, ossia rendere ogni membro del mio roster un membro della Screen Actors Guild e garantire loro assicurazioni e benefici medici, nonché piani pensionistici“.
Non è un sogno, ma una realtà
“Non sto sognando, questo è un piano e diventerà realtà. L’unica domanda è in quanto tempo e quali saranno i sacrifici. Il wrestling richiede il tuo 100% per fargli giustizia, che tu sia davanti o dietro la camera. Questo è uno dei motivi perché non tornerei in WWE, non potrei dargli il 100% e non potrei viaggiare. Ma se avessi uno show locale a Los Angeles, un ufficio e qualche booker in gamba sarebbe diverso. Sono bravo a scrivere, so connettermi con le persone e me la con le persone. So di potercela fare perché è già accaduto in passato. So le mie forze e so in cosa faccio schifo. Ma l’hanno detto spesso. Quindi sì, questo è il piano. Spero lo supportiate e che vi interessi. Se siete contrari, siate vocali a riguardo perché anche questa è motivazione“.