Dopo la notizia shock del licenziamento di Bray Wyatt, la prima ricostruzione che è stata fatta, quella del Wrestling Observer, è stata che la decisione sia stata presa nell’ambito della politica di taglio dei costi della WWE. Una ricostruzione che era stata la stessa per diversi altri tagli al personale operati dalla WWE, con alcune rinunce illustri come quelle a Braun Strowman ed Aleister Black. Sembra, eppure, che possa non essere questa la ragione del recente addio a Bray Wyatt, ufficializzato nella giornata di ieri.
La spiegazione non convince
Secondo quanto riporta Fighful Select, infatti, nessun wrestler nel backstage ritiene che la ragione loro riferita dalla dirigenza, il taglio dei costi, sia la vera motivazione della decisione di licenziare Bray Wyatt. Secondo molti la scelta risulta abbastanza incomprensibile se è vero che Wyatt era uno dei wrestler che garantiva maggiori guadagni alla WWE, con un merchandising richiestissimo e grandissima popolarità presso il pubblico.
Basti pensare al successo che di recente il merchandising relativo alla bambola di Alexa Bliss, andata esaurita nel giro di poche ore. La WWE potrà continuare a vendere dei prodotti relativi alla Firefly funhouse se vuole, ma chissà se questo universo continuerà ad esistere dopo l’addio di The Fiend.