TLC è stato sempre un PPV molto fortunato per Bray Wyatt, dato che in questo evento non ha mai perso. Il suo record è di 5-0. Per Orton lo score è meno positivo, con 4 vittorie e 2 sconfitte, ma a TLC è diventato campione del mondo unificando i titoli dei pesi massimi e WWE.
In molti ipotizzavano che il Firefly Inferno match sarebbe stato un match cinematografico alla stregua di quanto abbiamo visto a WrestleMania tra The Fiend e John Cena. In realtà la situazione è stato un match normale, disputato all’interno del ThunderDome.
La sorpresa del match è arrivata dopo qualche minuto di contesa tra Wyatt e Orton. Ad un certo punto -infatti- Bray Wyatt con i suoi poteri sovrannaturali ha fatto si che intorno all’area del ring divampasse un cerchio di fiamme. A quel punto è stato chiaro che il match sarebbe stato un “classico” inferno match, in cui l’obiettivo è bruciare l’avversario tra le fiamme che ardono intorno a loro.
Un effetto davvero spettacolare che ha reso la contesa davvero drammatica. I due hanno cercato di ottenere la vittoria con dei folli momenti di pura piromania, che non possiamo raccontarvi tutti. Ad un certo punto con la mandible claw The Fiend sembra ormai vicinissimo alla vittoria ma poi Randy Orton ribalta la situazione e riesce a far bruciare The Fiend, il cui giubotto prende fuoco. Dovrebbe essere la vittoria per le regole che conosciamo, ma evidentemente nel Firefly Inferno match ciò non è necessario. Randy Orton esegue un’RKO su The Fiend che è ancora a fuoco e poi cosparge di benzina l’avversario, dandovi fuoco in diretta.
Una scena incredibile che in WWE devono aver studiato per mesi. Sicuramente un finale ad effetto, con il pubblico che fischiava all’unisono Orton mentre Bray Wyatt “bruciava vivo” sul ring. Finisce così il PPV, con questa scena raccapricciante. Ci sentiamo di rassicurare i nostri lettori dicendo che ovviamente nessun wrestler è stato arso vivo per la realizzazione di questo PPV.