Fino a qualche mese fa la WWE sembrava una polveriera. Molti wrestler sentivano di essere utilizzati sotto le proprie possibilità o volevano lavorare in modo diverso. Tra NXT e WWE c’era un esercito di atleti che desiderava soltanto concludere il rapporto di lavoro con la WWE per cercare un impiego più gratificante, non tanto economicamente quanto a livello di appagamento e realizzazione personale.

Una pandemia ed un’ondata di licenziamenti dopo, la situazione sembra invece molto più tranquilla. Sembra che meno del 20% delle star della WWE abbiano oggi perplessità rispetto al loro futuro alla corte di Vince McMahon e che quasi tutti siano contenti di rimanere.

Da una parte potremmo spiegare questo dato con un panorama indipendente ancora sostanzialmente fermo e dall’altra con un allontanamento di tanti dei wrestler che effettivamente avevano richiesto in passato di andare via. In passato la WWE si era rivelata molto rigida verso i wrestler che volevano rescindere il loro contratto, timorosa forse di fornire rinforzi di qualità alla concorrenza della AEW.

Inoltre tra lockdown e licenziamenti gli spazi televisivi per i wrestler rimasti sono esponenzialmente aumentati e ad oggi sono sicuramente di meno gli atleti che non riescono a trovare spazio in televisione ed anzi si parla di nuovi ed imminenti promozioni da NXT proprio per rimpolpare la ciurma di Raw e SmackDown.