Mentre guardavamo Night of Champions ci aspettavamo tutti che la Retribution sarebbe intervenuta da un momento all’altro per guastare le feste della WWE come ci ha ormai abituati da qualche mese a questa parte. Passavano, però, le ore ed i match eppure della Retribution nemmeno l’ombra.

Tutta colpa del Covid, ancora

Quella che sembrava una bizzarra scelta di booking si è rivelata essere una misura di prevenzione anti Covid. Secondo quanto riportato da Ryan Satin, reporter molto vicino alle cose della WWE, i 5 membri della stable sono stati tenuti fuori proprio per evitare possibili nuovi contagi all’interno del roster. Seppure siano stati testati e siano risultati negativi ai test, la WWE ha preferito non utilizzarli in quanto tutti e 5 sarebbero venuti a contatto con qualcuno che invece è stato trovato positivo in questi giorni.

A Raw malgrado tutto

La Retribution ha trovato il modo di apparire a Raw malgrado tutto. Il team creativo della WWE ha deciso di utilizzare un espediente molto particolare. La stable dei ribelli WWE avrebbe infatti hackerato il ThunderDome, mostrando tante scritte “Retribution” su sfondo nero mentre sul ring erano presenti alcuni membri degli Hurt Business.