Ken Resnick, storico annunciatore della WWF degli anni 80, è stato intervistato dalla radio VOC Nation. L’intervista è davvero interessante e abbiamo estratto per voi le parti più importanti
Su cosa ha fatto dopo aver lasciato la WWE nel 1987:
“Dopo aver lasciato la WWF, sono stato lontano dal wrestling per un po’. Ho lavorato per la LPWA, una lega femminile antesignana delle attuali “Divas”. Era una federazione avanti al suo tempo; il direttore della programmazione non era molto propenso all'idea d donne che picchiavano altre donne. Ho anche fatto “Roller Jam”, programma sulle corse con i pattini (che si teneva nell'attuale Impact Zone), per un po’.
Sull’essere tornato in televisione grazie al WWE Network e ai suoi archivi:
“Moltissime persone mi hanno contattato tramite Facebook ricordandomi cose che avevo da tempo dimenticato. Qualcuno mi ha recentemente contattato per un lavoro di commento che ho fatto con Gorilla Monsoon; è stato un bel viaggio sul viale dei ricordi.
Sui diritti di immagini delle superstars che compaiono sul Network:
“Non ho pensato più di tanto a questa cosa. Non ho più una copia del contratto che ho firmato anni fa, non credo che ci siano clausole suli diritti di immagine, semplicemente perché allora non era un fattore rilevante. Devo dare merito al nostro ex Governatore (Minnesota | Jesse Ventura), lui è stato l’unico che è andato testa a testa con Vince e lo ha battuto su questo punto. Magari un giorno si ricandiderà”
Sulla competizione tra Network e TV via cavo:
“Trasmettere i PPV sul Network significa non dover dividere il ricavato con le televisioni, stiamo parlando del 50% del totale. Stanno andando contro il buon senso (going against the grain), sfidando le tv via cavo che facevano affidamento sugli introiti generati dalla WWE; sarà interessante vedere come reagiranno.”
Sulla differenza tra WWE e AWA:
“Tutto quello che facevamo in WWF era finalizzato alla promozione del merchandise , del successivo house show o tv show. Vince era concentrato sul trovare nuovi modi per fare incassi. In AWA, semplicemente andavamo (settimana per settimana senza concentrarci sul marketing)"
Sulla differenza tra gli anni 80 e oggi:
“Tutto quello che abbiamo fatto, era molto spontaneo (improvvisato) sia sul ring sia al microfono. Quella parte di questo mondo è sparita. D’altro canto, alcune delle grandi mosse d’impatto che vediamo oggi, non erano possibili da fare negli anni 80.”
Sul prodotto attuale:
“La scena dove HHH colpisce Daniel Bryan ammanettato, non mi è piaciuta molto. La folla stava solo guardando, non erano davvero coinvolti, non reagivano. L’intero angle è una parodia di “Occupy Wallstreet” (da wikipedia: è un movimento di contestazione pacifica, nato il 17 settembre 2011 per denunciare gli abusi del capitalismo finanziario, che si è concretizzato in una serie di dimostrazioni nella città di New York). Sto ancora cercando di capire questa scelta.
Sulla crescita della WWE:
“La WWE è passata da una federazione di wrestling ad un’enorme produzione televisiva, produce sei show a settimana, 52 settimane all’anno. È veramente stupefacente.”
Sulla mancanza di posti dove i giovani talenti possano andare a lavorare (oltre alla WWE):
“Non solo non ci sono altri posti in cui andare, ma non c’è nessuna federazione che può far fare, nemmeno lontanamente, agli atleti quello che fanno in WWE. I talenti in passato avevano delle opzione, e per questo, avevano voce in capitolo sulle scelte del booking team. Per via del monopolio WWE, i talenti non hanno voce in capitolo.”
Su chi sarà la top star dopo WrestleMania 30:
“Avrei detto Daniel Bryan ma, basandomi su come lo hanno trattato, non credo abbia il rispetto che merita. Dico John Cena, ci scommetterei.”
Fonte: 411Mania.net | Traduzione a cura di ZonaWrestling.net