Brutta vicenda quella degli abusi sessuali nel wrestling britannico che si è allargata a macchia d’olio nelle ultime ore. Stiamo monitorando la situazione in modo attento per cercare di non gettare nel mucchio qualsiasi nome venga accostato a condotte da condannare prima di un’attenta verifica.

Tantissime wrestler si sono fatte avanti su Twitter, facendosi coraggio l’un l’altra per raccontare le vicende in cui erano state trattate in modo poco etico da wrestler, promoter o allenatori. Su internet girano delle vere e proprie liste di proscrizione, con una serie di nomi da ostracizzare. Abbiamo cercato di capire cosa ci fosse dietro i nomi più importanti. Con l’hashtag #SpeaksOut molte donne stanno parlando di quanto subito nel corso della loro carriera nel mondo del wrestling e il quadro che ne esce fuori è davvero deprimente, con la ricorrente casistica di “allenatori” che si approfittano della loro posizione dominante per ottenere i favori delle allieve. Vi invitiamo però a fare attenzione, non tutte le storie sono di violenza o di abusi sessuali. Ci sono comportamenti manipolatori, tradimenti, auto lesionismo, relazioni malsane. Abbiamo cercato di vagliare le storie di maggiore interesse e chiarire di cosa vengono accusati i personaggi citati in questa storia.

Jordan Devlin

Una donna ha pubblicato su Twitter le foto delle sue gambe con evidenti lividi, dicendo che a procurarli quei segni era stato il campione dei pesi leggeri della WWE Jordan Devlin. L’asso irlandese è stato accusato da tale Hannah Francesca di averla picchiata: “Questo è spaventoso. Sono davvero impaurita. Jordan Devlin mi ha fatto questo. E sono solamente i danni fisici. Non vi faccio vedere i lividi sul sedere e sulla schiena perché non mi piace postare certe cose online”

Devlin aveva commentato la notizia che il titolo della OTT era stato reso vacante in seguito alle accuse ad un altro wrestler britannico, David Starr. La sua accusatrice ha quindi scritto che si rischiava così di sostituire un violento con un altro.

Va detto che adesso Hannah ha reso privato il suo profilo e non è più possibile vedere le foto e leggere i tweet da lei pubblicati.

Gli altri accusati

Jimmy Havok è accusato di auto lesionismo, ubriachezze e violenza verbale verso la sua fidanzata con cui ha avuto una relzazione per circa tre anni.

Will Ospreay e Bea Priestley sono accusati di aver protetto un loro amico facendo si che la sua accusatrice, una wrestler indipendente a sua volta, venisse estromessa dalla scena del Regno Unito.

Travis Banks di NXT UK è stato accusato dalla wrestler Millie McKensie, sua allieva, di aver coltivato una relazione segreta con lei quando era solo una diciassettenne, obbligandola a tenere nascosto il loro rapporto e tradendola senza vergogna.

Joe Coffey di NXT UK avrebbe inviato foto di se stesso nudo a diverse donne.

Dave Lagana vice presidente della NWA è stato accusato dalla wrestler indipendente Liz Savage di averla abusata sessualmente dieci anni fa. I due stavano condividendo un letto e la donna si sarebbe svegliata con la mano dell’uomo addosso mentre era intento all’auto erotismo.

Più delicata e dettagliata è la posizione di Mikey Whiplash, allenatore, wrestler e promoter britannico che avrebbe inviato messaggi espliciti alle allieve e collaboratrici della sua compagnia, facendo avances sessuali sia via messaggio che di persona e manipolando le allieve, addirittura arrivando alla violenza fisica in diverse occasioni. Alcune donne sono state esplicitamente minacciate di essere cacciate dalla compagnia se non avessero tenuto il silenzio.

Vi abbiamo raccontato le accuse rivolte ad El Ligero in una notizia di oggi, con il racconto molto dettagliato di una sua allieva. Non si trattava di violenza fisica in quel caso ma di certo il quadro dipinto non era dei più edificanti e professionali per l’atleta di NXT UK.

Di alcuni wrestler che sono accusati non si riesce nemmeno a trovare un’accusa precisa, si fanno i nomi di Marty Scurll o di Joey Ryan e di altri wrestler molto noti. Il pericolo in questi casi è di fare di tutta l’erba un fascio, non riuscendo a distinguere i vari casi, le voci infondate e le accuse leggittime.

Quello che è ammirevole è che le vittime di questi abusi trovino finalmente il coraggio di tirar fuori queste storie, perché non si ripetano e perché chi le ha perpetrate venga quantomeno smascherato.