C’è stata una certa agitazione questa settimana per quanto riguarda la WWE e il sessismo, dopo due storyline che sono andate in onda in televisione. La prima riguarda il bacio di Ric Flair a Becky Lynch, mentre l’altra riguarda The Rock che ha detto a Rusev che aveva avuto un rapporto sessuale con Lana.
Alex Groot ha scritto un articolo su Vocativ.com, intitolandolo “Il cupo problema di sessismo della WWE”. Eccovi un estratto:
“Purtroppo, tale trattamento non è una novità per Lana, vero nome C.J. Perry, che una volta era posizionata nella storyline come una forte, responsabile e fiduciosa portavoce di Rusev, il “Bulgarian Brute” che al suo arrivo distrusse la maggior parte del roster. Ma ben presto, John Cena la definì una sgualdrina, facendo diversi favori per procurare i match a Rusev; Ryback la prese in giro per il fatto che andava fino in fondo con un altro concorrente e il lead commentator Michael Cole tenne un’intervista sondando sulla sua storia sessuale.”
“Cosa hanno in comune tutti questi personaggi? Nelle storyline sono stati posizionati come dei babyface, le persone buone che i fan devono sostenere e tifare. Questo, per troppo tempo, è stato il comportamento assurdo della WWE, dove le donne sono degli oggetti, gli insulti crudi vengono presi con entusiasmo e il falso perbenismo è vergognoso. In effetti non è un segreto che la compagnia abbia un oscuro e problematico passato, non solo con le donne, ma anche col razzismo, l’omofobia e la sicurezza dei propri dipendenti. L’impero costruito da Vince McMahon ha una storia piuttosto retograda, molto simile a quella del wrestling americano più in generale.”
In risposta a tale articolo, la WWE ha emesso il seguente comunicato:
“I programmi WWE, che presenta personaggi di fantasia che coprono una vasta gamma di personaggi simili ai film e agli show televisivi, racconta le storie del bene contro il male. Inoltre, visto come si stanno sviluppando le storyline attualmente in corso, continueremo a posizionare le donne sia come delle concorrenti forti e sia come individui convincenti.”