Si è fatto un gran parlare della nuova politica di reclutamento della WWE per NXT che prevederebbe l’ingaggio di non wrestler pescati dai settori più disparati dello spettacolo e dello sport. Sembra che le cose non stiano proprio in questo modo, stando a quanto riferisce oggi il PW Insider. Come già Samoa Joe aveva avuto modo di ribadire in una recente intervista, non ci sarebbe una completa chiusura al mondo del wrestling indipendente come fonte dei nuovi rookie di NXT.

Una rete più ampia

La WWE vuole allargare i suoi orizzonti, andando a gettare una “rete” ben più ampia che in precedenza rispetto al solo wrestling indipendente. Non c’è nessuna preclusione rispetto ai wrestler già attivi come professionisti nel mondo del wrestling indipendente ma c’era l’idea che la WWE si fosse mossa fin troppo in quella direzione negli ultimi anni, accumulando molti profili di questo tipo.

Le porte non sono chiuse

Se qualche wrestler di questo tipo attirerà ancora l’attenzione della WWE o sarà consigliato da qualcuno verrà preso in considerazione come al solito. Non sono, insomma, finiti i tempi in cui William Regal veniva avvistato durante gli show della PWG, ma l’idea è che la compagnia al momento abbia bisogno più che altro di wrestler giovani e magari meno esperti, che possano essere plasmati in un certo modo. Un’idea di questa nuova tendenza della WWE la possiamo ricavare dal recente annuncio dei nuovi rookie del Performance Center.

Del team infatti fanno parte Joseph Fatu, figlio di Rikishi e fratello dei fratelli Uso, Bobby Steveson, fratello della medaglia d’oro olimpica Gable Stevenson e anche lui ex lottatore all’Università e Ben Buchanan, figlio di Bull Buchanan e wrestler di terza generazione. Inoltre è stato selezionato anche Joshua Dawkins, nipote di una leggenda del basket e già wrestler indipendente, allenato da D-Von Dudley. Insieme a loro un ex giocatore di football, Brady Brooker e una ginnasta bodybuilder dal nome di Jessica Woynilko.