Da qualche giorno abbiamo appreso che la WWE intende garantire un minimo interscambio di wrestler tra Raw e SmackDown. Sportskeeda riporta alcuni retroscena su come si è arrivati a questa decisione, che a quanto pare non è stata facile da prendere.
Sembra -infatti- che FOX, USA Network e WWE avessero idee diametramente opposte sul modo di affrontare questo argomento.
USA Network voleva una regola ancora più forte e permissiva e spingeva anche per un ritorno più massiccio dell’utilizzo del titolo 24/7 in tv, che per adesso non viene più utilizzato in quanto nelle mani del giocatore di football Rob Gronkowski.
Fox, invece, avrebbe preferito effettuare un nuovo draft. Sembra che ai dirigenti di Fox non piaccia che vengano pubblicizzati match con wrestler che lavorano per USA Network.
D’altro canto l’esigenza reale della WWE era quella di garantirsi la possibilità di utilizzare in modo più flessibile i wrestler che lavorano per lei, potendoli utilizzare senza le rigide restrizioni attuali. Quello che interessa alla WWE è poter far fronte alla carenza di wrestler disponibili al momento. Dopo i licenziamenti e con le restrizioni agli spostamenti legate al Coronavirus, la WWE ha meno margine di manovra e cercava in questo modo di far fronte al problema. Inoltre si pensa che invitare i big di un roster anche nell’altro possa aiutare gli ascolti di entrambi gli show.
Per questo si è arrivati ad una via di mezzo, un compromesso in cui saranno solo pochi match ad essere sanciti con questa regola e le partecipazioni dovrebbero essere, almeno inizialmente, proposte come attrattiva speciale e non abusati come era accaduto con la wild card rule già dopo poche settimane di utilizzo.