Nelle scorse ore vi abbiamo riportato di come un dipendente della WWE abbia segnalato alle autorità dello Stato della Florida il fatto che la federazione lo stesse obbligando a lavorare durante i tapings nonostante l’allarme coronavirus. La denuncia è arrivata in forma anonima, dato che il dipendente ha dichiarato di rischiare il licenziamento se il suo nome venisse reso pubblico.

Ovviamente, la risposta da parte della WWE non è tardata ad arrivare ed ha chiarito che le accuse non sono vere, oltre ad indicare che tali lamentele andrebbero rivolte solamente alle risorse umane e non ai media:“Queste accuse non sono vere. I dipendenti sanno di poter rivolgersi in maniera riservata alle risorse umane, non al pubblico. Nonostante il protocollo appropriato, nessuno verrebbe licenziato se non si sentisse a proprio agio con l’ambiente circostante. Abbiamo realizzato alloggi per privati su richiesta “.