Nel corso degli anni, diversi rapporti hanno fatto luce sulla frenesia del backstage della WWE durante le varie edizioni della Royal Rumble. Un esempio su tutti: la Royal Rumble del 2022, in cui Vince McMahon avrebbe apportato tonnellate di “cambiamenti dell’ultimo minuto” e sarebbe arrivato a licenziare il proprio figlio, Shane McMahon, per aver interrotto i suoi processi creativi e per essersi scontrato con alcuni talenti.

Tuttavia, il denominatore comune – per quanto riguarda la presenza nel backstage – delle prime 35 edizioni della Royal Rumble era assente sabato scorso, con Vince assente dall’Alamodome di San Antonio.

Il risultato?

Un’atmosfera molto meno caotica nel backstage, secondo un nuovo rapporto di Fightful Select.

Si sta meglio senza Vince

Il rapporto cita una fonte anonima della WWE che afferma che “il processo creativo attorno alla Rumble è stato il più semplice da molto tempo a questa parte senza Vince McMahon al timone, e che ci sono stati meno cambiamenti dell’ultimo minuto”. La fonte ha aggiunto che “la Rumble di quest’anno è stata un sogno rispetto all’incubo dell’anno scorso“, aggiungendo che sarebbe saggio tralasciare la Royal Rumble del 2021 a causa delle problematiche legate al COVID-19 e delle sfide che wrestler, produttori e altri hanno dovuto superare.

Un’altra fonte della WWE ha riferito a Fightful che l’atmosfera nel backstage degli show WWE “è molto più rilassata” con Paul “Triple H” Levesque a capo delle operazioni, e uno degli unici ricordi dell’influenza di McMahon rimane il cartello “Vince’s office” che non è stato tolto dopo il ritiro di Vince, ma che ora punta a una sezione completamente diversa dell’area del backstage.

Un’altra fonte ha notato che nessuno ha “paura di fare il suo nome” durante le riunioni, inoltre i talenti sono stati ripetutamente rassicurati da Triple H, Nick Khan e Kevin Dunn che Vince “non sarebbe stato coinvolto nelle scelte creative o nelle relazioni con i talenti”.

Infine, le fonti che hanno parlato con Fightful hanno raccontato come per il segmento della Bloodline di fine show ci fossero molte persone in piedi intorno alla Gorilla Position a guardare l’intrigante storyline.

Appassionato di wrestling fin da piccolo ovvero dai tempi della Monday Night War, mi sono innamorato del modo unico che ha il wrestling di raccontare storie. Con l'ingresso nel mondo delle news sul wrestling agli albori dei primi siti e forum mi sono appassionato anche ai meccanismi dietro la produzione degli show nello stesso modo in cui seguo il cinema e le lavorazioni dei film. Seguo tutte le principali federazioni americane, giapponesi ed europee.