Questa notte Theory non era atteso soltanto da una ghiotta occasione per l’incasso del Money in the Bank. Il più giovane detentore della valigetta, infatti, aveva anche un importante match titolato contro Bobby Lashley per il titolo degli Stati Uniti. A tal proposito c’è una curiosa statistica. Nel 2006 Rob Van Dam vinse il Money in the Bank e 28 giorni dopo diventò campione Intercontinentale. Lo stesso accadde con il titolo US a The Miz nel 2010. Theory ha conquistato il Money in the Bank esattamente 28 giorni. C’era quindi una curiosa combinazione statistica che spingeva per una possibile vittoria di Theory. Ma bastano dei numeri per battere una forza della natura come Lashley? No, per questo Theory apre il match prima che suoni la campanella, picchiando con la valigetta Lashley.
Lashley in modo un po’ ingenuo decide di dare l’ok all’arbitro ed il match parte così, con Theory che ha un evidente vantaggio. Lo sfidante sa, però, che più passa il tempo meno si sentiranno gli effetti della sua bravata iniziale ed è per questo che dopo qualche istante appare chiaro che Lashley sta reggendo e non si arrenderà così facilmente. Dopo un paio di minuti di match le parti sono ormai invertite, con Lashley che domina e Theory che prende tempo sfuggendo fuori dal ring.
Il match dura poco, con Theory che dopo qualche tentativo di fuga viene ricondotto al ring da Lashley. L’ennesima umiliazione per Theory che tenta una mossa dalle corde ma invece viene sollevato in aria da Lashley e poi sottomesso con la Hurt Lock. Una sconfitta per sottomissione che davvero non si addice a quello che questa notte ambisce a diventare campione del mondo.