Giorni fa ha fatto il giro del web il video ripreso ad un live event in cui Natalya dopo aver subito la finisher e il pin da Liv Morgan si rialzava come niente fosse dicendo anche qualcosa all’avversaria. Un video che ha destato clamore, soprattutto perchè Natalya è sempre stata conosciuta per la sua professionalità e leadership nello spogliatoio. Da parte sua non sono arrivate spiegazioni, se non un tweet particolare poi cancellato e addirittura sembra che avesse già avuto un atteggiamento simile in un altro live event. In generale le voci che circolano parlano di una Natalya che sta creando non pochi problemi a writer e producer nel backstage.

Non la sopportano più

Il “fattaccio” del live event sarebbe solo uno dei tanti comportamenti fastidiosi che ha assunto Nattie nell’ultimo periodo. Voci interne parlano di una situazione molto difficile venerdì scorso nel backstage di SmackDown, con alcuni producer e writer che hanno pensato di andare direttamente da Vince McMahon a riferire, senza rispettare il protocollo che prevede di parlare con l’addetto alle relazioni con i talenti che adesso è Bruce Prichard dopo il passo indietro di John Laurinaitis. I membri dello staff avrebbero anche pensato di rivolgersi a TJ Wilson (marito di Natalya), per rispetto e anche per provare a coinvolgerlo dato che Natalya si comporta in modo non professionale e infastidisce writer e producer. La lamentela più grande di Natalya sarebbe che non accetta di essere trattata come una “jobber”, sebbene comprenda a pieno quale deve essere il suo ruolo.

La misura è davvero colma e l’atteggiamento del live event è stata probabilmente la goccia che ha fatto traboccare il vaso, writer e producer hanno già molto a cui pensare e Nattie, che è una veterana della disciplina, non sta fornendo un ottimo esempio per i giovani talenti. Inoltre viene sempre riportato che mentre cerca continue risposte nel backstage, una volta di fronte a Vince McMahon cambia completamente atteggiamento e ricorre al classico “sono grata di essere qui da così tanto tempo e per tutte le opportunità che mi vengono date”.