Mick Foley, tramite il proprio profilo Facebook, ha espresso le sensazioni provate dinanzi alla visione della Royal Rumble nonché i propri auspici in vista di Wrestlemania 31, con una chiosa inerente lo status della Rissa Reale, evento in declino da almeno un paio d'anni:

 

“RUMBLE BLUES

 

Ricordate come, l'anno scorso, mi fossi lasciato prendere dalla #Royal Rumble? Ho pubblicato quel tweet in cui mi chiedevo se la WWE odiasse il proprio pubblico, ho rotto una TV e ho mandato un messaggio ad ogni singolo dirigente nel quale dicevo loro come pensavo che avessero pesantemente cannato il tutto. Si può tranquillamente dire che l'anno scorso, fossi impazzito.

 

In ogni caso, non mi preoccupa la prossima Wrestlemania. Infatti, riesco ad immaginare almeno un paio di scenari in cui Roman Reigns e Brock Lesnar potranno essere protagonisti di un confronto dai toni epici. Al riguardo, peraltro, il consiglio che mi sento di dare alla dirigenza WWE è di defilarsi e di lasciare libertà a quel terreno fertile che è la mente di Paul Heyman e di permettere a Lesnar e Reigns di dar vita ad un incontro che sia quanto più emozionante e fisico possibile.

 

No, non mi preoccupa Wrestlemania. A dir la verità, ciò che mi toglie il sonno è la Rumble.

 

Stavolta, dopo la Rumble di quest'anno, non ho dato di matto. Piuttosto, mi sono sentito triste. Triste, perché la Rumble che, per molto tempo, è stata uno degli eventi #WWE più divertenti dell'anno, rischia di diventare “uno show qualunque”, subendo così la stessa sorte toccata a “Survivor Series”, cioè una buona idea che, oramai, ha fatto il proprio tempo e che ha cessato di essere rilevante. Non ho visto la Royal Rumble di quest'anno, eccezion fatta per quei minuti finali che ho beccato durante Monday Night Raw. Non riesco a immaginare me stesso che fa una cosa simile (non vedere la Royal Rumble, ndr). Tuttavia, non sentivo il bisogno di vedere la Rumble e di conoscerne l'esito, sapendo già che sarebbe stata una delusione. Tutto ciò che dovevo fare era guardare le reazioni della gente. Ho lasciato tre dei miei figli al Wells Fargo Center (arena che ha ospitato l'evento domenica scorsa, ndr) alle 6:30, e sono tornato a prenderli a Broad Street, che si trova a pochi isolati dall'arena, alle 10:45, proprio quando gli spettatori stavano lasciando l'edificio. Poiché ero all'interno della mia macchina, nessuno mi ha notato. Tuttavia, io ho visto la gente che passava e vi posso dire che, a giudicare dal modo in cui le persone camminavano, a giudicare da come i bambini trascinavano i propri cartelloni e andassero mogi, a giudicare da come gli adulti tenevano il capo chino e parlassero poco, mi resi conto che a Philadelphia nessuno si fosse divertito.

 

Lasciate che vi riporti alla mente parte di un pezzo su Zack Ryder che scrissi qui su Facebook qualche mese fa, e che spero sia stato letto dalle persone giuste all'interno della WWE, perché penso che siano sul punto di perdere diversi appassionati a seguito dell'esito della Royal Rumble. Badate bene, non è soltanto il fatto di non vedere vincere uno dei propri beniamini che potrebbe causare ciò; piuttosto, sono stati la brevità della loro partecipazione, la carenza di immaginazione relativa al loro coinvolgimento e l'inglorioso modo in cui sono stati eliminati a farlo.

 

“In questo modo, a lungo andare, la gente si stuferà di scoprire che le WWE Superstar che hanno supportato con i propri cori, con i propri acquisti, con i propri follow e con i propri apprezzamenti, non sono delle vere Superstar e, a poco a poco, questi appassionati perderanno ogni interesse verso la WWE, troveranno altri interessi e diventeranno ex fan della WWE.”

 

Ora, io non voglio diventare l' ”anti-WWE”. Ciononostante, mi concederò una piccola pausa da #Raw e #Smackdown per le prossime settimane per poi vedere come sarà il panorama in vista del prossimo PPV. In ogni caso, penso seriamente che la WWE tirerà fuori una grande 'Mania e io sarò tra il pubblico che la guarderà. Il problema, però, è che continuo ad avere paura per la Rumble. Quell'evento che una volta segnava l'inizio della “Road To Wrestlemania” è adesso diventato, paradossalmente, un ostacolo a quella positività e a quella trepidazione necessarie per avere una memorabile atmosfera pre-Wrestlemania.

 

Un'ultima cosa; ho sentito quei rumors circa il fatto che Vince McMahon in persona stia scrivendo gli ultimi promo di Roman Reigns. Se ciò fosse vero, desidero rivolgermi direttamente a Vince McMahon.

 

Caro Vince,

 

Per favore, fermati; stai uccidendo quel povero ragazzo,

 

Cordiali Saluti,

 

Mick Foley”

 

Fonte: LordsOfPain.net, Facebook.com & ZonaWrestling.net

Cercatore di notizie nonché, occasionalmente, editorialista, reporter e co-fondatore e co-curatore della rubrica "La Theme Song del giorno". Appassionato di wrestling di lunga data che odia l'ipocrisia e l'apriorismo sterile. Il suo compito è portare avanti l'opera di salvezza intellettuale avviata da Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, a costo di passare per grammar nazi. Segue, in un'ottica dialettico-inclusiva, tante federazioni, dalla WWE alla PWG, passando per TNA, ROH, NJPW, NOAH e Lucha Underground. Il Nexus, Christian, CM Punk, Daniel Bryan, Seth Rollins, Bray Wyatt, Undertaker, The Brian Kendrick e, ovviamente, Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, sono tra i suoi lottatori preferiti, senza dimenticare AJ Styles, Chris Hero, "Broken" Matt Hardy, il Bullet Club, i War Machine, Pentagon Jr, Minoru Suzuki, Satoshi Kojima, Tomohiro Ishii e Togi Makabe.