MITB è divenuto, da qualche anno, un PLE di pregio superiore alla media, che oramai riserva grande spettacolo e grosse implicazioni in termini di storyline e personaggi, non come i “Big Four” dell’epoca che fu, ma ci siamo capiti. Nella splendida cornice di Tornonto questo trend sarà stato opportunamente rispettato o brutalmente disatteso? Brace yourselves guys, let’s begin!
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MONEY IN THE BANK LADDER MATCH
Andrade vs Carmelo Hayes vs Chad Gable vs Drew McIntyre vs Jey Uso vs LA Knight to Become the New Mr Money in the Bank (16:32)
Un inizio di show con i controcaxxi, con un match contraddistinto da un ritmo elevatissimo e tanti spot ben congegnati. Sui sei contendenti, quattro sono decisamente over, chi più chi meno, mentre i due meno “hot to handle” (Carmelo e Andrade) hanno compensato questo deficit parziale con una ferma volontà di menomare la propria salute a medio termine tramite bump pericolosi e rilevanti, vedasi la sunset flip powerbomb che li ha visti coinvolti, una delle più violente che io ricordi. Chad Gable conferma la sua graduale e inarrestabile traiettoria verso uno status sempre meno comedy e sempre più da potenziale main eventer, distribuendo suplex come se fossero gratuiti (rilevantissimo il belly to belly dal ring all’esterno sulla scala assestato a Knight) e prendendosi anche un bump pericolosissimo a centro ring, LA Knight e Jey Uso hanno svolto il loro ruolo egregiamente, Andrade ed Hayes come detto hanno dato sfoggio di coraggio, atletismo e scarso spirito di autoconservazione mentre Drew McIntyre ha meritatamente portato la vittoria a casa. Il lavoro svolto dallo scozzese nel corso degli ultimi mesi è il migliore della sua carriera, e forse avrebbe meritato di passare meno per brocco più avanti nella serata. L’unico elemento di dispiacere (se così si può dire) legato ad un match di questo tipo, con questa intensità e caratterizzato da uno spirito di abnegazione e sacrificio quasi commuovente è l’inflazione subita nel corso di questi ultimi anni: a dispetto di spot iconici come quello di Foley contro Taker o il volo di Jimmy Snuka dalla cima della gabbia (memorabile non solo per la pericolosità, ma anche e soprattutto per l’epoca in cui è avvenuto), ci siamo così abituati a vedere bump allucinanti che quasi quasi non ci fanno più effetto. O meglio, li per li possiamo anche accendere il nostro holy-shit-button, ma dopo una settimana o due faticheremmo davvero tanto a ricordare anche uno solo degli spot regalatici. La domanda che mi pongo è: i rischi associati a questi spot così pericolosi sono commisurati al vantaggio di medio termine che gli atleti coinvolti potrebbero raccogliere? Sarei curioso di sentire la vostra sull’argomento. Winner and New Mr Money in the Bank: Drew McIntyre
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ONE ON ONE MATCH
Sami Zayn (c) vs Bron Breakker for the WWE Intercontinental Championship (13:17)
Bron Breakker, come direbbe Pirandello, è attualmente un personaggio in cerca di autore. Il Badass, o unpredictable Badass che dir si voglia, è un talento cristallino, e sul quadrato lo ha dimostrato ancora una volta con un’ottima prestazione guidata da un lottatore super esperto e talentuoso come Zayn. Contrariamente a quest’ultimo, tuttavia, BB non ha ancora un personaggio in grado di catalizzare affezione o disgusto nei confronti del pubblico: di lui sappiamo (in chiave mark) poco o nulla, solo che abbaia e che è estremamente veloce e potente. Se volessi cercare il pelo nell’uovo dal punto di vista in ring invece, lo troverei solo nella gestione dei ritmi maggiormente elevati della contesa: i suoi sprazzi di atletismo ed intensità sono a dir poco unici (la Frankensteiner dalla terza corda è stata una piccola opera d’arte, così come ogni elemento della sua offensiva è estremamente convincente) tuttavia la concatenazione di questi spot con elementi di “riposo” creati per fornire ritmo e organicità alla lotta mi è sembrata piuttosto perfettibile, diciamo così. Strano l’esito di questa dura contesa: Sami è andato over clean contro un mostro inarrestabile, che non può non uscirne almeno parzialmente ridimensionato, mentre avrebbe potuto utilizzare la sua maggiore esperienza per poter mantenere il titolo senza intaccare lo status di Bron, schienato senza apparente possibilità di appello al suo primo PLE. Che ne sarà di lui ora? Sono curioso di osservare la sua traiettoria futura. Winner and Still WWE Intercontinental Champion: Sami Zayn
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ONE ON ONE MATCH
Damian Priest (c) vs Seth Rollins for the WWE World Heavyweight Championship (14:40)
La sensazione è che, gradualmente, ci si stia avvicinando sempre di più alla fine di questo regno titolato per Damian Priest. Il 41enne Campione del Mondo, per la prima volta dopo molte prestazioni di buon livello, è sembrato decisamente non in serata (avrà preso qualche colpo inavvertitamente forse) non opponendosi ad uno schieramento da parte di Rollins e subendo malamente una Claymore più avanti nella contesa. Il match in se è stato godibile e mi fermo qui, mentre gli elementi più “succosi” sono da ritrovarsi dal momento in cui Drew ha deciso di incassare la valigetta in poi. Partiamo da un concetto di base: a meno che non si voglia dipingere Drew come un tordo (e non mi sembra questo il caso) la decisione di incassare non ha avuto minimamente senso. Capisco la sensazione di “urgenza” che potrebbe portare un character come il suo a rincorrere immediatamente l’alloro titolato, tuttavia: 1) I due contendenti non erano ad una fase della contesa dove entrambi erano ko, dunque vulnerabili 2) perchè non aspettare la fine del match, concentrando la propria offensiva su un unico contendente stremato? 3) perchè non attaccare uno o entrambi i contendenti con un’arma (la valigetta ad esempio) alle spalle? La scelta non ha senso in chiave mark non tanto per tempismo, ma per modalità. In aggiunta a tali crepe logiche, si aggiunge la presumibile consapevolezza che Drew avrebbe dovuto avere in relazione ad una potenziale interferenza da parte di CM Punk, che prevedibilmente è intervenuto costandogli il Titolo, la valigetta e la gloria imperitura. Non so se la direzione futura sia quella di un fatal 4 way tra i vari contendenti (ipotesi comunque interessante) con conseguente cambio di titolo, tuttavia lo scioglimento finale di questa parentesi lottata e di storyline è stato a mio avviso piuttosto pigro e sconnesso. CM Punk esce in ogni caso con un potenziale grudge con Priest (per aver rovinato la sua difesa titolata), Seth (secondo la stipulazione non potrebbe più competere per il Titolo detenuto da Priest) ed ovviamente Drew. Winner and Still World Heavyweight Champion: Damian Priest
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MONEY IN THE BANK LADDER MATCH
Chelsea Green vs IYO SKY vs Lyra Valkyria vs Naomi vs Tiffany Stratton vs Zoey Stark to Become the New Mrs Money in the Bank (16:51)
Match della serata al pari di quello maschile, o addirittura leggermente sopra. Al netto di qualche momento di frizione, come l’Unprettier di Chelsea sulla scala eseguito…non alla perfezione diciamo, l’incontro è stato contraddistinto da un’intensità fantastica ed una serie di spot pensati alla perfezione e ottimamente eseguiti. Menzione di merito la merita IYO SKY: sono parziale nel giudizio in quanto è una delle mie lottatrici preferite, tuttavia sono fortemente convinto che negli ultimi mesi (paradossalmente, dalla perdita del titolo) abbia ritrovato una forte motivazione a stupire e che lo spot del Michinoku Driver dalla scala subito dalla povera Zoe potesse essere eseguito in modo safe da lei e da pochissime altre lottatrici del globo. Ottima prestazione anche da parte di Naomi, con una memorabile transizione split-DDT tra due scale, di Lyra, autrice di un german suplex dalla cima della scala perfettamente eseguito e di Chelsea, assolutamente esilarante nel suo tentativo di raggiungere la valigetta saltando senza la scala e coraggiosissima nel beccarsi un bump allucinante dalla cima della scala su due tavoli posti ad esterno ring (spot già subito in TNA tra le altre cose). La Green è un personaggio che secondo me funziona alla grande e che meriterebbe ancor più spazio televisivo per la sua innata capacità di intrattenere senza mai strafare, tuttavia la vittoria e le luci della ribalta sono state interamente dedicate alla “next big thing” del roster femminile. Tiffany ha tutto ciò che una heel moderna dovrebbe possedere: età, carisma, bellezza, atletismo e soprattutto un tempismo e delle espressioni da veterana. Il suo somersault è una vera gemma di pulizia stilistica e la sua vittoria ha straordinariamente senso, in quanto non è ancora pronta per divenire Campionessa ma la valigetta potrebbe essere un catalizzatore per renderla pronta in men che non si dica. Un incontro ben lottato, ben strutturato e dall’esito giusto: cosa volere di più? Winner and New Mrs Money in the Bank: Tiffany Stratton
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TAG TEAM MATCH
Solo Sikoa, Tama Tonga & Jacob fatu (w/Tanga Loa) vs Cody Rhodes, Kevin Owens & Randy Orton (24:39)
Prima di una review tendo a non ascoltare o leggere altri giudizi per non farmi influenzare in un senso o in un altro, tuttavia mi è capitato di percepire un certo disappunto in relazione a questo match. Non avendo indugiato troppo sulle critiche per la motivazione espresso poc’anzi, mi sentirei di esprimere perplessità solo ed esclusivamente per la collocazione dell’incontro in se e forse per la durata piuttosto abbondante, tuttavia i tre obiettivi che ci si era posti alla vigilia per questo incontro sonostati pienamente soddisfatti. Innanzitutto Solo Sikoa è finalmente stato proposto come potenziale sfidante credibile al titolo di Cody Rhodes, avendolo schienato e proseguendo la faida tra lo stesso Campione ed il precedente (?) Head of the Table. In secondo luogo, si sono gettati definitivamente i semi per un ritorno in pompa magna di Roman, che avrà in Solo la sua immediata nemesi prima di passare a faide decisamente più altisonanti in termini di spessore. Terzo, Jacob Fatu è stato proposto come una minaccia credibile per qualsiasi membro del roster, venendo dipinto come la seconda venuta di Umaga e capace di essere il vero difference maker in grado di regalare la vittoria al nuovo Capo Tribù: la WWE storicamente concede a pochi un no sell completo ad una signature move di Orton. Incontro mediamente intenso, ben accolto dal pubblico che tuttavia avrebbe potuto dar spazio al MITB femminile come ultimo match della card, consolidando la figura di Tiffany come futuro main eventer e raggiungendo in ogni caso gli obiettivi di cui sopra. Cody vs. Solo sembra dunque un match adeguato a Summerslam, sarà interessante osservare il futuro scioglimento della faida, mentre le vere vittime della serata sono Randy e KO, persi in un mix di upper midcard che poco gli si confà. Winners: The Bloodline
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LIVE EVENT
PLE estremamente gradevole, con varie sorprese, un livello di lottato generalmente elevato ed impreziosito dalla presenza di John Cena, che ha annunciato il suo ritiro dalle scene nel 2025: avremo modo di toccare questo argomento a più riprese nel futuro prossimo, tuttavia il CNC (coefficiente nostalgia canaglia) ha toccato vette estremamente elevate per chi, come il sottoscritto, ricorda la prima vittoria di Cena a WMXX nell’opener contro Big Show con una vividezza oserei definire preoccupante a dispetto del 21 anni trascorsi. Una piccola considerazione: ho l’impressione che, gradualmente, la WWE voglia proporre un livello di lottato sempre piu intenso, avvicinandosi al ritmo AEW pur rimanendo fedeli ad un concetto di storytelling più raffinato e tradizionalista. Credo che questa fase di transizione possa portare a qualche “scollamento” nel corso dei match, tuttavia sono convinto che nel medio lungo termine si possa assistere ad un miglioramento complessivo del prodotto bell-to-bell, al netto di qualche fisiologico ed inevitabile acciacco, prezzo da pagare ineluttabile. MVP della serata: Gable, Stratton, SKY, Jacob Fatu. My two cents.