Dopo il terribile Backlash non si poteva fare di peggio, ma come è andata a Money in the Bank? Riviviamo insieme i match disputatisi all’Allstate Arena di Chicago. Si parte!

 

(Kick Off) Smackdown Tag-Team championship match: The Club (Luke Gallows & Karl Anderson) vs The Bludgeon Brothers (Harper & Rowan) (c)
Match innocuo, buono per scaldare il pubblico. I fratelli martelli controllano l’incontro per buona parte, poi gli amici di Styles sembrano avere il loro momento di gloria quasi illudendo il pubblico di poter riuscire nell’impresa, ma alla fine sono costretti ad arrendersi anche loro.
Winners and STILL Smackdown Tag-Team champions: The Bludgeon Brothers (Harper & Rowan) in 7’. Voto:  (6 / 10)

Daniel Bryan vs Big Cass
Un piccolo passo avanti rispetto allo scialbo match di Backlash, con il doppio del tempo a disposizione Bryan continua il suo periodo di riambientamento dopo essersi ripreso dall’infortunio. Discreto lo storytelling con l’ex campione del mondo che in certe fasi mostra più la voglia di far male all’avversario che di vincere, ma l’incontro vive troppo di fiammate alternate a rallentamenti soporiferi (indovinate chi gestiva il match nelle parti più esaltanti e chi in quelle più mosce). Momento più bello dell’incontro il passaggio dal running dropkick rigirato in un tentativo di spinning side slam a sua volta trasformato in yes lock. Per Bryan è tempo di sfide diverse, difficile trarre qualcosa di meglio dal suo avversario, mentre Big Cass non ne esce troppo bene da questo feud per dirla in modo educato e a quanto pare dà addirittura l’addio alla WWE.
Winner: Daniel Bryan in 16’20. Voto:  (6 / 10)

Bobby Lashley vs Sami Zayn
La storyline non ha ingranato, lo diciamo da tempo commentando Raw, si sperava che almeno come lottato si riuscisse a migliorare la situazione. Forse consapevoli di quanto freghi poco alla gente di questo feud è stato deciso di concedere loro pochissimo tempo a disposizione, con una minima offensiva dell’amicone di Owens all’inizio per poi far chiudere la pratica da Tartufone in poche mosse. Tutto molto scialbo. Se durante la visione vi serviva una pausa bagno questo incontro era una buona scelta. Ringraziamo per la breve durata che ha reso tutto più sopportabile (o dovremmo dire meno straziante).
Winner: Bobby Lashley in 6’35. Voto:  (4 / 10)

Intercontinental championship match: Elias vs Seth Rollins (c)
Partenza lenta, ma per fortuna con l’andare avanti dei minuti i due hanno aumentato il ritmo guadagnandosi un coinvolgimento via via maggiore del pubblico. Rollins sempre bravo a vendere l’infortunio al ginocchio che diventa il tema portante dell’incontro, con Elias sempre pronto a sfruttare la debolezza dell’avversario. Mi è piaciuta molto la sequenza in cui Seth dopo lo stomp mancato tenta il suicide dive, venendo intercettato da Elias che rapidamente lo fa sbattere davanti le prime file, poi contro uno dei paletti e infine contro i gradoni d’acciaio, per poi rimetterlo sul ring volandogli addosso con un diving elbow drop. Non lo metto tra gli incontri più esaltanti di Seth che soprattutto nei mesi scorsi ha dato prove migliori di quella di domenica scorsa, ma è stato comunque un buon match in cui non è pesato il discreto minutaggio, Elias ne è uscito bene con l’avversario che si aiuta nella culla finale e ognuno ora può intraprendere la sua strada dopo un feud che senza eccellere ha saputo intrattenere.
Winner and STILL Intercontinental champion: Seth Rollins in 17’. Voto:  (7 / 10)

Women’s Money in the Bank ladder match: Alexa Bliss vs Becky Lynch vs Charlotte Flair vs Ember Moon vs Lana vs Naomi vs Natalya vs Sasha Banks
Un passo avanti rispetto all’anno scorso e l’osceno finale che aveva avuto. Non è stato un match da spot-fest e non è certo un male, ognuna delle partecipanti è rimasta fedele al proprio personaggio vivendo l’evento in modo coerente. Ad esempio Becky protagonista a centro ring nelle prime battute ha mostrato l’ardore che da sempre infiamma i fan che la vorrebbero prima o poi ripagata per i suoi sforzi. Naomi con il suo repertorio ricco di atletismo ha avuto i suoi momenti, così come Charlotte, quasi arrogante nel suo porsi su un livello diverso delle altre ad ogni suo secondo sul ring. Pure Lana era quasi commovente nel vedere l’impegno che ci metteva nel voler dimostrare di valere le altre e non essere una semplice valletta. Alla fine vince quella che forse si è vista meglio durante la contesa, facendo storcere il naso a molti visto quanto tempo è già stata campionessa nei tempi recenti. Per il resto ho visto solo un paio di errori di tempismo in cui qualche ragazza avrebbe avuto il tempo di sfilare la valigetta e ha dovuto tergiversare aspettando l’intervento esterno, ma niente di grave. Non sarà un ladder match di cui ci ricorderemo a lungo, ma è stato gestito abbastanza bene vincitrice a parte.
Winner and NEW Miss Money in the Bank: Alexa Bliss in 18’30. Voto:  (7 / 10)

Jinder Mahal vs Roman Reigns
Devono aver pensato questo: mettiamo Reigns contro uno davvero intifabile come Mahal, così la gente non potrà che parteggiare per Roman che andrà over! Invece come era facile pronosticare mettendogli contro uno come Jinder il pubblico si è semplicemente disinteressato rigettando il match, passando da un coro all’altro su soggetti terzi, palloni gonfiabili e tutto quando potessero fare per non seguire la sfida in corso. L’incontro è stato certamente brutto, ma ho come l’impressione che la cornice dell’arena abbia amplificato il disprezzo verso la contesa. Oltretutto la lezione con Samoa Joe non è servita, dato che anche qui hanno concesso delle prese di sottomissione interminabili che hanno aumentato l’astio verso i wrestler. Dopo un quarto d’ora arriva la scontata vittoria di Roman e finalmente possiamo passare ad altro.
Winner: Roman Reigns in 15’40. Voto:  (4,5 / 10)

Smackdown Women’s championship match: Carmella (c) vs Asuka
Match che rappresenta l’umanizzazione di Asuka. La giapponese in WWE è andata avanti stile Goldberg battendo chiunque, Carmella in chiave mark sembrava dovesse essere asfaltata in poco tempo, invece la contesa è stata abbastanza equilibrata. Partita bene Asuka finisce per pagare più del previsto la controffensiva della campionessa. La chimica tra le due non è stata delle migliori, ma alla base del voto insufficiente dell’incontro è troppo facile intuire su quale delle due contendenti puntare il dito. Il finale poi si presta a qualsiasi tipo di reazione: personalmente sono schiattato dal ridere quando ho visto Ellsworth togliersi la maschera e fare l’occhiolino con quella faccia di bronzo che si ritrova (rileggi, ho scritto bronzo, non altro), ma capisco che sia un espediente pigro per risolvere la faccenda. Fa male vedere la giapponese un po’ ridimensionata in chiave mark, ma ne guadagnerà forse la sua gestione dato che vediamo da tempo quali lati negativi si porti dietro un wrestler se posto su un livello troppo superiore rispetto al resto del roster.
Winner and STILL Smackdown Women’s champion: Carmella in 11’10. Voto:  (5 / 10)

WWE championship match: AJ Styles (c) vs Nakamura
Le aspettative altissime che abbiamo da quando questi due hanno iniziato la rivalità non sono ancora state soddisfatte. La stipulazione poi per me non è una delle migliori, con quei continui conteggi si rallenta troppo l’azione ogni volta che l’arbitra inizia vedendo un wrestler a terra. Dopo una partenza a ritmo troppo basso i due ci hanno provato a creare finalmente qualcosa di buono; anche se in parte c’è ancora la sensazione che manchi qualcosa, il risultato l’ho trovato più godibile dei precedenti. Peccato si potesse far meglio nell’utilizzo degli oggetti come armi, non si è visto da quel punto di vista qualcosa di sorprendente (salvo la sediata in testa che in teoria dovrebbe essere bandita), penso ad esempio al banale lancio di AJ contro il tavolo posto in uno degli angoli del ring. Molto buono invece il finale (spesso “sbagliato” nei precedenti tra i due), con la Styles Clash dai gradoni, il lato oscuro dell’americano che sferra un calcio contro i gioielli di famiglia del giapponese e la Phenomenal forearm che chiude il tutto. Come detto siamo ancora in attesa del match tra i due da ricordare negli annali, ma probabilmente il tempo ormai è scaduto e questo è stato il meglio della storia tra i due. Ora dopo l’ennesima sconfitta che ne sarà di Nakamura?
Winner and STILL WWE champion: AJ Styles in 31’15. Voto:  (7 / 10)

Raw Women’s championship match: Nia Jax (c) vs Ronda Rousey
Non mi aspettavo l’impostazione del match che è stata scelta. La campionessa sovrasta fisicamente l’avversaria come voluto da madre natura, ma pensavo che il nome e della sfidante e quello che si porta dietro garantisse più controffensive. A inizio incontro salvo per un tentativo di sottomissione il dominio di Nia è stato assoluto, sbattendo l’ex UFC da una parte all’altra del ring come faceva già contro la Bliss. A un tratto arriva il come back della Rousey dove tra un volo dal paletto, un po’ di pugni e una presa da judo mostra finalmente qualcosa. Sul più bello arriva la neo Miss Money in the Bank mettendo la fine a tutto, aggiudicandosi poi il titolo in un match non giudicabile. Giusto testare Ronda come sfidante senza farle ottenere nulla, peccato solo che avrei voluto vedere almeno cinque minuti in più dato che l’incontro si stava facendo interessante. Sarà per un’altra volta.
Winner for DQ: Ronda Rousey in 11’05. Voto:  (6 / 10)

Raw Women’s championship match: Nia Jax (c) vs Alexa Bliss
Riportato per dovere di cronaca ma non giudicabile.
Winner and NEW Raw Women’s champion: Alexa Bliss in 0’35’’. Voto: Senza voto

Men’s Money in the Bank ladder match: Bobby Roode vs Braun Strowman vs Finn Balor vs Kevin Owens vs Kofi Kingston vs Rusev vs Samoa Joe vs The Miz
Il money in the bank è come la pizza, che anche quando non è perfetta è comunque buona. In questo caso il match paga un po’ la presenza ingombante di Strowman, ovvero lo schierarsi di tutti i partecipanti contro l’avversario più pericoloso. La prima vera fiammata è stato lo strike compiuto da Balor sui rivali fuori ring, ma sarà soprattutto il volo di Owens lanciato da Braun a rimanere impresso nei nostri ricordi. Bello anche vedere il mostro tra gli uomini spezzare la scala che in teoria doveva metterlo ko, così come la tripla Accolade di Rusev e la Cup de Grace di Balor dalla scala. Il finale vero e proprio manca di spettacolarità, la scelta del vincitore stessa lascia un po’ perplessi: se da un punto di vista mark era la più logica, da quello smart è stata data la valigetta a chi meno ne aveva bisogno. Vedremo nelle prossime settimane o mesi se la WWE avrà preso la decisione giusta.
Winner and NEW Mr Money in the Bank: Braun Strowman in 20’. Voto:  (7 / 10)

Special Event
Ricapitolando abbiamo due match gravemente insufficienti, uno insufficiente, tre sufficienti e quattro buoni. Quello che può dare fastidio e lo capisco sono certe scelte dei vincitori, in particolare per i due money in the bank in cui ha trionfato una ragazza che abbiamo visto campione per tanto tempo in tempi recentissimi e uno che non aveva certo bisogno di della valigetta per andare per il titolo. Sono anche io di questo parere, ma se devo giudicare i match in sé entrambi sono stati divertenti. C’è il rammarico anche per AJ e Nakamura che non hanno tirato fuori il capolavoro che da mesi invochiamo, però il loro incontro nonostante una stipulazione che non aiuta è stato buono. Mr Monday Night Rollins ci ha abituati a standard anche superiori all’incontro di domenica, ma ha tirato fuori da Elias una delle migliori prestazioni in WWE. Insomma, nonostante alcuni incontri oggettivamente pessimi il resto ha intrattenuto bene, con un po’ di rimpianto per l’assenza di almeno un potenziale match of the year. Questa edizione non sarà ricordata per un picco particolare, non ci sono incontri a cinque stelle e neppure ci vanno vicino, ma la media generale è stata buona e a volte è meglio così che quando capita uno special event con un match pazzesco e tutti gli altri da cavarsi gli occhi.
Voto:  (6,5 / 10)

PS: Ci tenevo infine a ringraziare il sito del più venduto quotidiano sportivo d’Italia, il quale ha sempre riportato le notizie WWE solo in presenza di morti o comunque per parlarne male, ma lunedì ha avuto la brillante idea di mettere un articolo il cui titolo in poche parole è riuscito a spoilerarmi i due money in the bank e l’incasso di Alexa. Grazie ancora e benvenuti nel club dei siti depennati dal mio lunedì post special event.

Sergedge – EH4L