Money in the Bank 2019 è ormai alle spalle ed è tempo di bilanci. E’ stata una gran serata? Scopriamolo nella nostra review.
(Kick Off) Tag Team match: Daniel Bryan & Rowan vs The Usos (Jey Uso & Jimmy Uso)
Fa male vedere il nome di Bryan relegato nel kick off, ma anche quello degli Usos. Per l’incontro i quattro tengono da parte le cartucce migliori in vista di occasioni più importanti, ma come antipasto dello special event è stato comunque positivo. L’inizio un po’ scolastico con gli heel in controllo e l’avversario alla ricerca disperata dell’hot tag, ma fortunatamente il copione del match non si è basato solo su questo concetto stantio. Incontro buono per scaldare il pubblico, anche se il non aver messo i titoli in palio ha tolto un po’ di sapore in partenza al tutto.
Winners: The Usos (Jey Uso & Jimmy Uso) in 11’05. Voto:
Women’s Money in the Bank ladder match: Naomi vs Carmella vs Nikki Cross vs Mandy Rose (with Sonya Deville) vs Ember Moon vs Dana Brooke vs Natalya vs Bayley
Discreto match per aprire le danze, anche se con un po’ troppi botch al suo interno. Nikki Cross, la sostituta di Alexa, armata di scala ha dimostrato di meritare l’ingresso nell’incontro, iniziando a creare scompiglio fin da subito anche in versione tornado a centro ring. Il ritmo in generale è stato anche buono con qualche spunto originale durante la contesa, come quando Naomi in spaccata ha evitato le due scale piombategli addosso, ma anche il finale con Sonya che si carica Mandy in spalla per portarla fino in cima. Un incontro che pecca in diverse sbavature e per essere un ladder match è un po’ troppo corto, ma per merito anche della stipulazione sa intrattenere e premia una wrestler ora in piena operazione rilancio. Peccato per l’assenza della Banks.
Winner and NEW Miss Money in the Bank: Bayley in 13’50. Voto:
United States Championship match: Rey Mysterio vs Samoa Joe (c)
Per regola autoimposta non do voto a incontri così brevi, troppo poco per giudicare, ma quel minimo che si è visto meriterebbe una bella insufficienza. Come a Wrestlemania (ma con vincitore diverso) abbiamo un match durato quanto resisterei io a letto con una modella di Victoria Secret, ma se il mese scorso avevamo una sconfitta netta, in questo caso il povero Joe non aveva palesemente le spalle a terra, quindi c’è un bell’errore dell’arbitro. Ad ogni modo, come detto, tutto troppo repentino per poterlo giudicare.
Winner and NEW United States Champion: Rey Mysterio in 1’40. Voto: Senza voto
Steel Cage match: Shane McMahon vs The Miz
Quando metti un non wrestler come Shane contro uno che in ring non è una cima come The Miz, devi sperare nella stipulazione. A Wrestlemania la cosa ha funzionato, a Money in the Bank decisamente no. Il lottato è stato scarso, la gabbia d’acciaio è stata sfruttata non al meglio; l’unico volo che mi è piaciuto è stato quello di Shane caduto di schiena, che non è stata manco una mossa ma ha “fatto male” solo a guardarla. Il finale pessimo lasciava presupporre una sequenza che avrebbe elevato un po’ il giudizio complessivo, ma tutto ciò rimarrà un rimpianto dato che quel gran figlio di Vince si è aggiudicato la vittoria mediante uno spogliarello. Il mio voto non può che essere negativo.
Winner: Shane McMahon in 13’10. Voto:
Cruiserweight Championship match: Tony Nese (c) vs Arya Daivari
Dopo mesi in cui chiedo che i cruiser non vengano sempre relegati al kick off vengo accontentato con il match peggiore. Gran parte della responsabilità la do per la scelta dello sfidante, dato che Daivari a livello spettacolare ha un repertorio inferiore rispetto ad altri atleti sfidatosi per i pesi leggeri nel recente passato. Lo stesso pubblico poco stuzzicato dalla contesa è stato ben meno caloroso nei confronti dei wrestler rispetto a quanto solitamente accade per i pesi leggeri nei kick off. I match per questa tipologia di lottatori se assomigliano troppo a quelli dei colleghi più pesanti perdono molto interesse, dato che già a livello di character sono poco approfonditi, se gli togli anche velocità e acrobazie addio. I momenti migliori li regala il campione, ma nel complesso troppo poco.
Winner and STILL Cruiserweight Champion: Tony Nese in 9’25. Voto:
Raw Women’s Championship match: Lacey Evans vs Becky Lynch (c)
Alla prima prova in special event la bona Lacey non passa pienamente l’esame. Lei da heel ha gli atteggiamenti giusti, ma con Becky ho visto davvero poca chimica. Le varie sequenze si susseguivano in modo quasi casuale, se la campionessa non fosse tra le più over della federazione probabilmente il pubblico sarebbe rimasto silente ammazzando del tutto il match. Non so come giudicare il presunto errore dell’arbitro nel non conteggiare Becky, probabilmente è stato fatto per ragioni di storyline. Ad ogni modo la Evans credo abbia margini di miglioramento, le riconosco doti atletiche che dovrà far diventare il proprio cavallo di battaglia, lavorando sugli attuali punti deboli. Al di fuori del ring come personaggio sta già funzionando, ma servirà sostanza.
Winner and STILL Raw Women’s Champion: Becky Lynch in 8’40. Voto:
Smackdown Women’s Championship match: Charlotte Flair vs Becky Lynch (c)
Le due rispetto al passato hanno avuto ben poco tempo a disposizione per far vedere di cosa sono capaci insieme. L’incontro per quanto breve è stato piacevole, uno stuzzichino da gustare prima che le strade si separino per almeno un po’ di mesi. Come detto il minutaggio è stato piuttosto scarso, ma dei due incontri femminili titolati ho preferito questo. Si potrebbe discutere sul numero di titoli della Flair che continua ad aumentare rapidamente, ma ciò non rientra nei parametri per giudicare l’incontro.
Winner and NEW Smackdown Women’s Champion: Charlotte Flair in 6’15. Voto:
Smackdown Women’s Championship match: Charlotte Flair (c) vs Bayley
Ovviamente ingiudicabile, riportato per dover di cronaca. Da tempo bistratta vedremo se Bayley sfrutterà il momento ora che è tornata campionessa. L’idea dell’incasso la sera stessa però era già stata giocata lo scorso anno, speriamo almeno che non valga il detto “non c’è il due senza il tre”.
Winner and NEW Smackdown Women’s Champion: Bayley in 20’’. Voto: Senza voto
Elias vs Roman Reigns
Un altro incontro lampo che non merita giudizio. Non prenterla per pigrizia, ma di uno squash di dieci secondi non si può dire nulla.
Winner: Roman Reigns in 10’’. Voto: Senza voto
Universal Championship match: AJ Styles vs Seth Rollins (c)
Ultimamente non ho dato gran voti ai match di AJ, rispetto al passato l’ho trovato meno motivato, probabilmente mi aveva abituato troppo bene e non posso più accontentarmi con qualcosa di normale da parte sua. Con Seth però ho rivisto lo Styles che conoscevo, dando vita insieme all’avversario al match della serata e a uno dei migliori del 2019 WWE. Grazie al buon minutaggio loro concesso hanno potuto ben gestire i tempi, partendo più lenti alternando fiammate a fasi di studio, per poi aumentare il ritmo strada facendo. Ottima alchimia tra i due, non hanno avuto bisogno di tirar fuori le rispettive finisher a ripetizione per esaltare il pubblico, ogni loro sequenza è stata in grado di suscitare qualcosa. Ciliegina sulla torta è stato il falso finale, con stomp contrattaccato in Styles Clash, davvero d’effetto. Leggendo i nomi di campione e sfidante sembrava quasi scontato aspettarsi uno spettacolo simile, ma da tempo certi incontri altisonanti finiscono per deludere, quindi ero dubbioso, ma è andata benissimo. Peccato solo che non ci sia una storyline all’altezza alle loro spalle.
Winner and STILL Universal Champion: Seth Rollins in 19’45. Voto:
WWE Championship match: Kevin Owens vs Kofi Kingston (c)
Di caratura inferiore rispetto all’incontro per il titolo Universale, ma comunque un incontro più che sufficiente. La gran colpa del match è una: si sono affidato al vecchissimo e abusato schema del cattivo dominante fino al come back del face. Riguardatevi l’incontro, Owens domina per il 90% del tempo. Mi ha ricordato molte difese titolate di Cena dei tempi d’oro, dove subiva in lungo e in largo per poi cavarsela nel finale. Fortunatamente Owens ha saputo dettare bene il ritmo, non ci siamo trovati a centro ring con inutili prese alla testa, i tempi morti sono stati ridotti al minimo. Al di là dell’accusa che ho precedentemente descritto è quindi un match discreto, mi auguro che in eventuali rivincite si assista però a qualcosa di meno banale nello spartito.
Winner and STILL WWE Champion: Kofi Kingston in 14’10. Voto:
Men’s Money in the Bank ladder match: Baron Corbin vs Finn Balor vs Ricochet vs Andrade (with Zelina Vega) vs Ali vs Drew McIntyre vs Randy Orton vs Brock Lesnar (with Paul Heyman)
Che peccato per quel finale! Fino ad allora stavamo assistendo a un buonissimo main event, con tutti i componenti che stavano dando un bel contributo (sì, anche Corbin!). Ci sono state anche delle sequenze di grande effetto, come la sunset flip powerbomb di Andrade che schianta Balor sulle scala sospese o il moonsault dalle scale di Ali portandosi dietro il messicano. Purtroppo l’arrivo di Lesnar al di là del fattore sorpresa è stato ampiamente negativo. Appena lo abbiamo visto correre verso il ring tutti abbiamo capito chi fosse il vincitore predestinato e allo stesso tempo abbiamo avuto la consapevolezza che la valigetta sarebbe finita nelle mani del wrestler che meno ne aveva bisogno in assoluto. Tutto questo per lo show da dare in pasto agli arabi. Il main event fino a quel momento era stato grandioso, non me la sento di affossarlo troppo per quel finale figlio di logiche economiche che di storyline. Un fine special event dal sapore agrodolce.
Winner and NEW Mister Money in the Bank: Brock Lesnar in 19’. Voto:
Special Event
Al di là dello steel cage match non ho visto gravi pecche in questo ppv. Senza dar peso agli incontri-angle di pochi minuti (o in certi casi secondi) la maggior parte dei match ha raggiunto almeno la sufficienza, con un paio di eccellenze. I due incontri di Becky non hanno incantato, ma per ragioni di storyline (l’incasso di Bayley) serviva vederla impegnata in due incontri dallo scarso minutaggio. Tra gli incontri per i titolo mondiali maschili bene Kofi e Owens, ma eccezionali Styles e Rollins. I due ladder match sono su piani diversi: quello femminile pur intrattenendo rimane di livello non elevato, al contrario di quello maschile che a parte il finale stava davvero entusiasmando. Il ritorno di Lesnar per quanto sorprendente ha danneggiato l’epilogo della contesa come ho descritto precedentemente. Nel complesso uno special event piacevole, che magari non salirà sul podio dei migliori dell’anno WWE, ma che ha regalato qualche perla e ha poche bocciature pesanti. Quello che spiace è che per le ragazze il money in the bank sia già stato utilizzato (nella stessa sera come l’anno scorso) e per i ragazzi sia finito inutilmente tra le mani possenti di Brock, che proprio non ne aveva bisogno per un miliardo di motivi. Sono quindi moderatamente soddisfatto, con qualche rimpianto.
Voto:
Sergedge – EH4L