Mustafa Ali è stato intervistato da Wrestling Inc ed ha parlato della sua paura nell’avvicinarsi al wrestling a causa della sua religione e delle sue radici.
“Sono molto felice che il pubblico sia dalla mia parte, spero che capiscano il perché io sono lì fuori a lottare: per portare un cambiamento. Voglio cambiare la percezione che la gente aveva quando sono arrivato qui per la prima volta, voglio cambiare la percezione che la gente ha del Sud-Est-Asiatico, o del Medio Oriente, o dei Mussulmani, o degli Hindu, o di qualsiasi altra etnia. Voglio che la gente non si faccia problemi e mi trattino per quello che sono: un performer”.
Cosa significherebbe per lui la vittoria del Cruiserweight Championship?
“Io lotto per avere opportunità e titoli, e soprattutto voglio che una di quelle cinture porti il mio nome sopra. Ma il mio obbiettivo principale è quello di eliminare dalla mia mente che i miei sogni in WWE sono irraggiungibili per dove vengo e per il mio credo. Quando ho iniziato ad allenarmi portavo una maschera, e lo facevo perché non volevo che la gente sapesse la mia vera identità. Non volevo che la gente sapesse che sono mussulmano, o che sapesse il mio nome o che non ho un nome americano. Non volevo perché ero sicuro che tutto ciò mi avrebbe reso automaticamente il cattivo. Quindi se vincessi il titolo, e in mezzo al pubblico ci fosse qualcuno che si sente come io mi sentivo, da quel momento sapranno che non c’è motivo di preoccuparsi, che se io sono riuscito a farcela, anche loro possono superare le loro paure. Per me essere il campione significherebbe mandare questo messaggio a tutto il pubblico, questo è il mio obbiettivo”.