Il 24 Settembre, allo Staple Center di Los Angeles, California, Braun Strowman e Brock Lesnar si affronteranno nel Main Event del ppv “No Mercy”. Un match che possiamo definire, tranquillamente anche, storico: non solo perchè c’è la cintura del titolo universale in palio; neanche perchè è il Main Event di un ppv; ciò che crea hype per questo scontro sono gli stessi interpreti. Perchè, dimostrandoci che sanno lavorare insieme a Summerslam, dove Strowman è riuscito a tirare fuori da Lesnar un lato del suo personaggio più vulnerabile, i wrestler in questione hanno creato moltissima attesa e curiosità su quello che sarà l’incontro risolutivo tra i due, creando pure le basi giuste per pensare ad un possibile cambio di titolo. Sì, perchè Lesnar così in difficoltà come con Strowman non si era mai visto, neanche con Goldberg azzarderei io, e, personalmente, penso che cambiare possessore del titolo universale sarebbe più che giusto, in questo momento.
Prima di tutto, in caso di cambio di titolo, la cintura non finirebbe in mano ad un The Great Khali di turno. La costruzione del personaggio di Strowman è stata adeguata. Il lottatore non è stato lanciato precipitosamente nel Main Event dei ppv. Prima di farlo arrivare al top della federazione, la compagnia ha deciso di fare un lavoro attento su di lui, costruendo un personaggio che, nella vittoria o nella sconfitta, non ha mai avuto dei cali di status preoccupanti. Sì, perchè al personaggio non sono state inflitte battute d’arresto come quella ottenuta da Lesnar a Survivor Series 2016, per dirne una. Le prime sconfitte contro avversari inferiori a lui, come Sami Zayn e Kalisto, sono state previste come se fossero casuali o dettate dalla fortuna, mentre quelle contro avversari di una certa caratura, come Roman Reigns, gli sono state inflitte senza danneggiare troppo il personaggio.
Senza parlare poi delle vittorie che hanno aiutato Strowman ad arrivare piano piano nel Main Event. In particolare con Reigns stesso, sono state concesse parecchie vittorie importanti al “Monster Among Men”, creando, così, un nuovo main eventer potenziale di tutto rispetto qual è Strowman.
Inoltre, questo personaggio è stato costruito come una vera e propria potenza sovraumana: in molte occasioni sono state concesse al “Mountain Of A Man” prove di forza che valevano molto di più di una singola vittoria. Alcuni esempi? Quando distrusse il ring dopo un superplex nel match con Big Show, per poi vederlo rialzarsi cinque minuti dopo come se non fosse successo niente. Oppure quando ha letteralmente ribaltato l’ambulanza (lo so che è stato aiutato nel farlo, ma ricordo che stiamo parlando di una storia, non della realtà). Pure Roman Reigns ha provato a metterlo fuori gioco con l’ambulanza a Great Balls Of Fire, peccato che una/due settimane dopo si è presentato a Raw come se niente fosse. E infine, ma non meno importante, ha letteralmente impietrito tutti vederlo ritornare da un infortunio al gomito dopo un mese, quando, invece, per il suo rientro ne erano previsti sei. Che dire: “The Monster Among Men” non poteva essere un soprannome più azzeccato per definire questo atleta.
Ultima lode che bisogna fare a Strowman è anche il fatto che lui sia migliorato notevolmente nelle sue performance in-ring: quando debuttò con la Wyatt Family, pareva veramente un “The Great Khali 2.0”. Non sapeva nemmeno lui dove si trovasse. Era lento, impacciato, e aveva abilità nel wrestling a dir poco imbarazzanti. Con quelle qualità, un push nel Main Event non sarebbe stato giustificato tanto quanto oggi. Mentre, da quando ha intrapreso la competizione da singolo, ha iniziato a comportarsi molto bene nel ring. Ottimo senso della posizione, alcune manovre in più nel suo arsenale (addirittura anche sporadiche mosse dalla terza corda), e, infine, un’alchimia quasi perfetta con la maggior parte dei suoi avversari.
Che dire di più: da quando c’è la Brand-Split (momento che coincide con l’inizio dell’autonomia di Braun), questo lottatore ha dimostrato più di quanto ci si aspettasse. Sfido chiunque a negare che, poco tempo dopo che lo stesso Strowman debuttò nel Main Roster, ci fossero poche speranze in questo performer. Io, personalmente, me lo immaginavo già come una presenza fissa di programmi come “Main Event” o “Superstars”, per poi vederlo licenziato pochi anni dopo. Anche se pure la possibilità del personggio comedy l’ho tenuta in considerazione per diverso tempo. E, invece, al giorno d’oggi, si trova nel Main Event del prossimo ppv, meritandolo anche, se non, addirittura, dimostrando di essere all’altezza di vincere.
Esatto, perchè sarebbe giusto dare il titolo a Strowman, anche perchè ne gioverebbe lo spettacolo. Per quanto attragga l’attenzione Lesnar e il suo personaggio, non è in grado di gestire un regno titolato. Non è possibile vedere il campione massimo di un roster che difende il suo titolo una volta ogni tanto. Prima di tutto, perchè è una mancanza di rispetto verso i fan dello show, che, seppur seguano costantemente gli show e paghino il biglietto per entrare all’arena, si vedono privati dell’attrazione principale dello spettacolo, ossia il titolo massimo. In secondo luogo, il fatto di difendere sporadicamente il titolo fa perdere nettamente valore alla cintura stessa, cosa che è da considerare impensabile per il titolo più importante della federazione.
Insomma, date il titolo a Braun Strowman e nessuno si farà male, se no “I’M NOT FINISHED WITH YOU!!!”.
The Notorious