La WWE è una multinazionale e come tale è alla continua ricerca di nuove vie di espansione. Nei progetti della dirigenza via, negli anni a venire, l’apertura di vari Performance Center in giro per il mondo, nonché l’idea di tenere un numero sempre maggiore di grandi eventi in giro per il mondo. Attenzione anche a possibili acquisizioni e/o fusioni con altre federazioni. Si tratta di un settore che potrebbe crescere fortemente nel prossimo futuro. Lo ha confermato in prima persona Stephanie McMahon durante una recente riunione con gli azioni riguardante i risultati relativi al terzo trimestre 2022.
Interesse verso Giappone e Messico
Secondo quanto riporta Brandon Thurston di Wrestlenomics, nei prossimi anni a venire la WWE potrebbe dare vita a operazioni di acquisizione/fusione con altre federazioni in giro per il mondo. In particolare, Stamford starebbe monitorando i mercati giapponese e messicano. Ecco quanto evidenziato: “Ci sono federazioni che fanno capo a gruppi societari. Ad esempio in Giappone il gruppo CyberAgent è proprietario della NOAH, della DDT e della Joshi Pro Wrestling. Può essere che in futuro questi gruppi decidano di operare dei tagli o può essere anche che vadano in crisi. Lì la WWE potrebbe inserirsi. Un po’ come è accaduto con il Gruppo Sinclair che deteneva la ROH, poi acquisita dalla AEW. Stesso discorso per il Messico. Chiaramente è improbabile che operazioni di questo tipo possano riguardare le federazioni più grandi come NJPW, Stardom o AAA. Queste fanno capo a ricche famiglie e il discorso è più complicato”. Insomma non è da escludersi che in futuro la WWE provi a portare a termine operazioni di questo tipo, anche nell’ottica di instaurare proprie sedi in giro per il mondo.